ANCONA – Silvetti contro il centrosinistra, centrosinistra contro Silvetti sulla questione del “buco” relativo alla Fondazione Teatro delle Muse, che ha bisogno di ripianare i 300mila euro mancanti entro il prossimo 31 dicembre. Il sindaco Daniele Silvetti punta il dito sulla precedente amministrazione comunale, spiegando che l’80% dell’attuale Cda della Fondazione in questione è stato nominato proprio dalla gestione Mancinelli e cercando di coprire il buco garantendone il prossimo ripianamento, anche a favore dell’assessore Anna Maria Bertini che ha più volte ribadito allo stesso Cda che quei soldi ci sarebbero stati. Il sindaco spiega che di quell’importo ne è stato finora reperito solo una parte, ma anche che, nel frattempo, grazie a botteghino e sponsor, la cifra da recuperare si aggirerebbe intorno ai 150mila euro e che sarà sanata entro fine anno. Il centrosinistra però non ci sta ed esprime il proprio dissenso nei confronti dell’operato del sindaco Silvetti e dell’assessore Bertini con un duro comunicato.
«La Fondazione Teatro delle Muse è in pericolo con un buco di bilancio di 300mila euro – riporta la nota firmata dai gruppi Pd, Ancona Futura, Diamoci del Noi, Altra idea di Città e Azione –. L’assessora alla cultura (e al controllo di gestione del bilancio!) Annamaria Bertini, nello scorso febbraio aveva garantito il consiglio di amministrazione della fondazione sulla possibilità di impiegare 300mila euro in più per la stagione lirica. E nel corso dell’anno, più volte sollecitata aveva continuato a rassicurare la fondazione. Poi, a stagione definita e a contratti fatti, si è rimangiata tutto: i 300mila euro non ci sono e la fondazione ha un buco di un terzo del suo bilancio complessivo. Esprimiamo per questo la massima preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori della stagione lirica, lasciati in mani così precarie. Siamo purtroppo ormai abituati all’incompetenza e alle gravi improvvisazioni dell’assessora alla cultura che colleziona solo disastri e danni, ma troviamo ancora più grave il commento del sindaco Daniele Silvetti, che in tutto ciò non trova di meglio che rimproverare il consiglio di amministrazione di essersi fidato della parola dell’assessora. E di chi avrebbe dovuto fidarsi? Dimentica Silvetti che a parlare in seno al Cda è stato l’assessore alla cultura e non qualcuno passato lì per caso e che quell’assessore è stato da lui nominato in seno al consiglio di amministrazione. Dimentica anche che le nomine di quasi tutto il cda le ha fatte lui (ma Silvetti, invece, spiega che l’80% dei componenti sono stati scelti dalla passata amministrazione, ndr). Silvetti continua a voler compiacere e rassicurare tutti su qualsiasi argomento, ma poi dietro di sé ha una squadra di assessori che in assenza di un vertice autorevole va per i fatti propri senza alcuna guida, direzione e controllo. Ma la responsabilità prima di governo è la sua, sua la squadra che si è scelto, suo il potere di rimuovere gli assessori se, come nel caso della Bertini, continuano a fare danni».