ANCONA – Farà tappa nelle Marche il 5 dicembre, Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia. Ad annunciarlo è stato il coordinatore regionale del partito Carlo Ciccioli. Ancona, Loreto e Macerata sono le città in cui si recherà la Meloni. Nelle Marche il candidato regionale del centrodestra spetta infatti a Fratelli d’Italia sulla base degli accordi raggiunti ai tavoli della politica nazionale. Tre i nomi in ballo: il segretario regionale Carlo Ciccioli con il ruolo di regista, il deputato Francesco Acquaroli e l’ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.
«Ci rimetteremo al tavolo nazionale ma con l’aspettativa di avere il nostro candidato nelle Marche – commenta Carlo Ciccioli – . La visita della Meloni da un segnale dell’impegno del partito per questa Regione».
Obiettivo della visita della Meloni, spiega il segretario regionale di Fratelli d’Italia, è quello di costruire un progetto condiviso con tutte le forze del centrodestra e aperto ai civici, per il rilancio della Regione, «che sta sempre più precipitando ai livelli di de-industrializzazione e disoccupazione del sud Italia, piuttosto che agganciarsi alle regioni più avanzate del nord, quali Emilia Romagna e Veneto».
Il tour della Meloni partirà da Loreto dove avrà un incontro con il mondo cattolico, poi raggiungerà Ancona per un vertice con una associazione economica di categoria.
Nel pomeriggio l’incontro con la stampa alle 15,30 all’Hotel Passetto, nell’ambito del quale presenterà la classe dirigente di Fratelli d’Italia. La visita si concluderà a Macerata, presso il Cinema Italia, una tappa scelta non a caso dalla Meloni in occasione della vigilia dell’anniversario dell’assassinio di Pamela Mastropietro. È da qui che lancerà il Manifesto Nazionale di lotta alla droga, e farà le sue proposte alla politica nazionale per contrastare la diffusione di questa piaga che attanaglia troppi giovani. «La diffusione delle sostanze stupefacenti sta massacrando le giovani generazioni – osserva Ciccioli – e sta coinvolgendo tutti i cittadini con il dilagare dello spaccio e della malavita, dei comportamenti aggressivi e violenti, anche dentro le famiglie, provocando gravissimi incidenti stradali che mietono vittime sia tra gli innocenti che tra i consumatori di droga e alcool».
«Occorre far uscire le Marche dall’isolamento logistico e istituzionale che ha relegato la regione nella marginalità – ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli – , sempre estranea ai tavoli nazionali delle grandi decisioni su investimenti e sviluppo».
La capogruppo in Consiglio regionale Elena Leonardi ha sottolineato la necessità di una «alternativa alla gestione fallimentare del governo Ceriscioli che ha lasciato andare alla deriva tutti i problemi e tutte le emergenze, dal dissesto idrogeologico alla ricostruzione del dopo terremoto, dallo sfascio dei servizi sanitari al declino industriale».
Una posizione condivisa anche da Guido Castelli: «L’Unione Europea ha accertato che la nostra regione sta scivolando verso il fondo della classifica delle regioni italiane e che i ritardi infrastrutturali e burocratici costano alle imprese marchigiane circa sei miliardi l’anno».
Il componente della direzione nazionale Antonio Baldelli si è invece focalizzato sulla questione sanità: «Le liste di attesa delle prestazioni sanitarie si sono annullate perché i centralini non rispondono neanche più al telefono e è in corso la fuga dei pazienti verso i privati con l’aggravio dei costi per ogni cittadino».