Ancona-Osimo

Ancona, Fratelli d’Italia risponde a Matteo Ricci con Leonardi e Ciccioli

E' già campagna elettorale: domani 8 febbraio il Pd regionale si riunisce a Chiaravalle, dal "partito sempre più radicato nei territori" il messaggio su opere pubbliche e sanità

Fratelli d'Italia, foto di gruppo nella sede del coordinamento regionale

ANCONA – “Al lavoro per l’alternativa”: domani, 8 febbraio, il Partito Democratico regionale si ritrova a Chiaravalle, e l’europarlamentare Matteo Ricci va all’attacco con un argomento all’ordine del giorno, dal titolo: “Facciamo il punto: i fallimenti della destra nelle Marche“. La risposta “preventiva” giunge da Fratelli d’Italia, riunito stamattina nella sede del coordinamento regionale ad Ancona, con il senatore Elena Leonardi, coordinatore regionale, e gli altri coordinatori provinciali, tra i quali anche l’eurodeputato Carlo Ciccioli, riuniti per parlare di “Congressi locali: un partito sempre più radicato nei territori”. Presenti anche Rachele Silvestri, Stefano Benvenuti Gostoli e l’assessore del Comune di Ancona Angelo Eliantonio.

Il giudizio sul lavoro di Fratelli d’Italia e del centrodestra nelle Marche giunge da Elena Leonardi: «Forse Ricci dovrebbero guardare ai fallimenti del Partito Democratico e a come hanno lasciato le Marche, sulle quali noi stiamo invertendo la rotta. Penso a un ritardo infrastrutturale, al quale la nostra regione è stata relegata per anni e che oggi, invece, vede un cambio di passo. Basti pensare alla soluzione che Ricci da sindaco ipotizzava, come Partito Democratico, per la ferrovia, con dei bypass che avrebbero lasciato tutto il resto della nostra regione a un sistema ferroviario dell’Ottocento. Basti pensare alle soluzioni che volevano per la sanità, alla carenza di medici, senza rispondere come facciamo noi investendo risorse per la formazione, come ha fatto il presidente Acquaroli e la sua giunta, ma chiudendo e tagliando i piccoli ospedali e prevedendo di accorpare le poche risorse che c’erano in grandi ospedali unici che avrebbero tolto ulteriormente capacità al territorio di dare risposte».

Fratelli d’Italia e il governo di Acquaroli vanno in un’altra direzione, come chiarisce ancora Elena Leonardi: «Noi abbiamo una strategia diversa, quella di una presenza sul territorio, penso ad esempio alla farmacia dei servizi, che non solo è guardata da fuori regione come un modello virtuoso e importante, ma, è notizia di pochi giorni fa, è un modello che salva vite. Quella finita sulla stampa è una delle tante situazioni in cui accertamenti fatti all’interno delle farmacie hanno portato a intervenire salvando delle vite. Poi gli ambulatori funzionali territoriali, tutto un modello su cui noi stiamo muovendo passi concreti e che va in direzione opposta a quella portata avanti dal Partito Democratico di cui Ricci è sempre stato un esponente importante.»

Una considerazione anche sulla vicenda di Banca Marche: «Quando il Partito Democratico, a livello nazionale, faceva fallire Banca Marche, se non ricordo male il sindaco Ricci era anche vicepresidente nazionale di quel partito – spiega ancora Elena Leonardi–. E le azioni che non sono state fatte per Banca Marche, o sono state fatte per farla fallire, hanno avuto ripercussioni importanti su tutto il nostro sistema imprenditoriale. Il nostro modello è quello che sta guardando a una regione orgogliosa, a una regione che sta facendo numeri importanti nella sanità, che si cura dell’entroterra e che sta seguendo un modello nettamente diverso da chi ci ha amministrato prima».

Sulla temibilità di Matteo Ricci come candidato risponde Carlo Ciccioli: «Se devo pensare a uno slogan per la prossima campagna elettorale, quello slogan è “Miracolo Marche”. Perché basta fare due tabelle, quanti erano i turisti prima e quanti sono oggi, quanti erano i voli prima e quanti sono oggi, come erano le opere pubbliche prima e come sono oggi, quanti fondi siamo riusciti ad avere per la ricostruzione per il terremoto prima a confronto con oggi, e poi i fondi dell’alluvione, 400 milioni: ma quale governo di centrosinistra ha mai dato alle Marche queste risorse». «Ricci non lo temiamo, la sua storia e quello che ha fatto il Partito Democratico parlano per lui – conclude Elena Leonardi –. Quello che stiamo facendo con Francesco Acquaroli parla attraverso le opere e attraverso la visione che con quelle opere stiamo mettendo a terra per le Marche».