ANCONA – Orgoglio e responsabilità. Sono le parole chiave utilizzate da Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, in corsa nel collego uninominale 1 per il Senato (Ascoli, Fermo e Macerata) nel presentare i candidati marchigiani del partito di Giorgia Meloni alle elezioni politiche del 25 settembre. La presentazione della squadra, questa mattina, ad Ancona, nella sede del partito in Corso Mazzini, alla presenza di esponenti locali e regionali, fra quali il capogruppo in Consiglio regionale Carlo Ciccioli e con la ‘visita’, al termine della presentazione alla stampa, anche del governatore Francesco Acquaroli, per un vertice a porte chiuse e una foto con la squadra.
Leonardi ha rimarcato che Fratelli d’Italia si presenta con «una classe dirigente cresciuta sul territorio e all’altezza delle sfide» delle Marche e del Paese. «Saremo la voce delle Marche» ha aggiunto, spiegando che l’aspirazione è quella di realizzare una filiera istituzionale in modo da «dare peso» alle Marche, con una squadra che si è formata nella militanza sul territorio e che si caratterizza, oltre che per il percorso anche per l’affidabilità.
Nel collego proporzionale per il Senato, è capolista l’assessore regionale Guido Castelli (già sindaco di Ascoli Piceno). In lizza con Castelli ci sono anche Romina Gualtieri (avvocato e sindaco di Monsampietro Morico, comune del cratere), e Pasquale Ricchiuti. Capolista per il collegio proporzionale alla Camera, la deputata uscente Lucia Albano (commercialista e insegnante), con lei corrono anche Antonio Baldelli (avvocato ed ex consigliere comunale a Pergola), Rachele Silvestri (ex parlamentare del M5s e candidata alle elezioni regionali con FdI) e Andrea Balestrieri (segretario provinciale del partito a Fermo). Invece nel collegio uninominale per il Senato, oltre a Leonardi, c’è Stefano Maria Benvenuti Gostoli (avvocato) nel collego 3 (Ancona).
«Risollevare la nostra economia, rilanciare le imprese del territorio e aiutare le Marche ad uscire dal ritardo infrastrutturale» sono tra le priorità delineate ai cronisti da Elena Leonardi, parlando a margine della presentazione. Accanto a questi, la coordinatrice FdI ha citato anche la necessità di «tenere acceso, vivo e reale l’interesse e l’azione nei confronti della ricostruzione delle zone terremotate, alcuni dei temi sui quali concentreremo la voce degli esponenti marchigiani che andranno a Roma».
Sentita sul rischio di ritardi per le sostituzioni degli incarichi che lasceranno liberi gli esponenti della Giunta e del Consiglio regionale in caso di elezione, ha puntualizzato «non credo ci sarà un ‘interregno’, ma ci sarà sicuramente un avvicendamento con persone capaci che sapranno proseguire su quello che è stato seminato in questi due anni di mandato. C’è un solco che è stato tracciato, Fratelli d’Italia ha una classe dirigente cresciuta sul territorio, attraverso amministratori che hanno fatto precorsi sui propri territori e che sapranno sicuramente essere il valore aggiunto per la sfida anche nella prosecuzione di quella che è la sfida della Regione Marche».
Sulle critiche sollevate al ‘Modello Marche’ da parte degli avversari politici di centrosinistra sul fronte di temi come aborto e fine vita, Leonardi ha spiegato che non c’è «nessun attacco ai diritti, anzi c’è una valorizzazione della vita umana». Per quanto riguarda il Modello Marche’ ha citato «la ventilazione meccanica controllata» nelle scuole, un «percorso che dalla Regione è stato ripreso anche a livello nazionale», sulla quale «la Regione Marche ha voluto investire» per «cercare di far ritornare alla scolarità e alla socialità» i ragazzi.
«Questo è il ‘Modello Marche’ – ha aggiunto – un modello che si impegna, anche con soluzioni concrete e reali che poi vengono prese anche dal governo nazionale, se pur rappresentavamo l’unica forza di opposizione».
Secondo l’assessore regionale con delega al Bilancio, Guido Castelli, capolista al Senato, «la Regione Marche e il governatore Acquaroli hanno bisogno di un presidio forte a Roma, perché ci sono dei dossier che sarà necessario governare con una attenzione dedicata a questa parte d’Italia», fra i quali «il rispetto dei primi patti sull’alta velocità e sull’arretramento della Ferrovia». «Grazie al governatore Acquaroli siamo riusciti ad ottenere un correttivo e un miglioramento della primissima ipotesi – ha detto -, poi questi studi di fattibilità andranno fatti, finanziati e seguiti per garantire che l’arretramento prosegua a Sud in tutte le Marche».
L’altro tema da seguire con avamposti romani» è la terza corsia in A14 che «grazie all’impegno» del governatore e dell’assessore Francesco Baldelli «è finalmente comparsa nei radar e nei sonar della Società Autostrade». Toccando il tema della ricostruzione post sisma, Castelli ha sottolineato che trascorsi «sei anni, deve superare la fase emergenziale» per giungere «alla stagione della programmazione», e in tal senso ha rimarcato la necessità di «riaffidare alle Regioni i compiti attuativi come nel 1997».
Sul fronte dell’economia e del lavoro, l’assessore in corsa per il Senato della Repubblica, ha ricordato che le Marche sono «una regione in transizione, che non gode dei vantaggi e dei benefici del Sud», dal momento che «siamo entrati ufficialmente in transizione solo dopo che era stato approvato il Pnrr, quindi non partecipiamo alla suddivisione del 40%» del piano nazionale di ripresa e resilienza «che invece viene attribuito anche alle regioni del Sud», né «alla decontribuzione del costo del lavoro del 30%» che «non è appannaggio delle nostre aziende», ma di cui settori come «il calzaturiero avrebbero un grande bisogno».