ANCONA – Grotte del Passetto, furto nella notte. Portati via asciugamani, teli e sdraio. Ladri affamati si cucinano persino un piatto di tagliatelle. È accaduto nei pressi della grotta numero 60, la scorsa notte. Il lucchetto forzato e le porte della grotta spalancate.
Questo lo scenario che si sarebbe presentato a uno dei tanti grottaroli del Passetto, la spiaggia cittadina di Ancona, nonché punto di attrazione turistica proprio per le sue coloratissime grotte. Sarebbe la terza volta che accade in venti giorni.
I grottaroli sono esasperati: «Non ne possiamo più», dicono. Giovanna Ciccarelli, moglie dello storico e conosciutissimo pescatore del Passetto Sauro Marinelli, l’altro giorno avrebbe visto due ragazzi sgattaiolare via dal retro della sua grotta, nei pressi della Seggiola del Papa.
Poco dopo, un vicino l’avrebbe informata che da lui erano entrati dei ladri: «Mi ha detto che gli hanno portato via diverse sdraio, teli e asciugamani. E che, per di più, aveva trovato apparecchiato, dato che i furfanti si erano cucinati persino un piatto di spaghetti».
In tanti, complice il sole e il clima mite, scendono ancora al mare. «Sabato sono andata per prendere l’ascensore (che è funzionante solo nel fine settimana fino al 1° novembre, ndr) e la cabina non veniva su – dice Giovanna – Io volevo scendere da me, in grotta, e mi sono chiesta come mai l’elevatore fosse bloccato».
Così, ho chiamato la Conerobus (ditta di trasporto urbano che gestisce l’ascensore, ndr) i cui dipendenti mi hanno detto che non c’era alcun problema. Sapete qual era la questione? – spiega – Che un gruppo di clochard si era sdraiato a ridosso delle porte e l’ascensore era bloccato».
Poi, quando è scesa, ha visto «sulla destra, diversi sacchi di plastica neri con dentro le coperte. Li ho fotografati, è tutto vero». Altri grottaroli, tra cui il signor Aldo, fanno la voce grossa: «Le ordinanze anti-degrado del sindaco Silvetti? Sono solo propaganda, servono a poco, a giudicare da quanto accade qua sotto».
A metà settembre, il titolare dello stabilimento ˈIl Valentinoˈ è stato costretto a smontare (pezzo per pezzo) le cabine per evitare che i balordi si rifugiassero all’interno. Gli accampati, che non si sa se siano gli autori dei recenti furti, usano dormire tra la palafitta sotto la scalinata e l’ascensore.