CAMERANO – Sono stati mamma e papà a denunciare due insegnanti dell’istituto comprensivo Giovanni Paolo II di Camerano-Sirolo, citando tutto il corpo docente, chiedendo un risarcimento pari a centomila euro. Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina è il reato contestato dai quei genitori che hanno scritto anche al presidente del Consiglio dei ministri, l’onorevole Giorgia Meloni, e al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Tramite il loro legale Alessio Cisco, si sono rivolti pure alla Santa Sede. «Già dai primi giorni di scuola ho visto mio figlio molto scosso. Un’insegnante l’ha etichettato fin da subito come colui che ha rovinato l’equilibrio della classe, usando appellativi come “ti butto dalla finestra”, “asso di bastoni” e umiliandolo davanti a tutti – racconta la mamma nella denuncia -. Abbiamo chiesto un colloquio conoscitivo perché nostro figlio ha frequentato tre anni di scuola in Svizzera e domandato alle insegnanti di adottare un Piano didattico personalizzato. Non era il momento hanno detto». I giorni passavano intanto: «Gli atteggiamenti denigratori cominciavano a essere gravi. L’intero corpo docente ha iniziato ad additarlo come elemento di disturbo, isolandolo dalla classe e spesso lasciandolo solo nel banco. Ancora turbato da questi atteggiamenti, si è lamentato che non voleva più andare a scuola. Quelle insegnanti hanno lavorato all’esclusione, all’incitamento all’odio e al bullismo con episodi di maltrattamenti e di esclusione che appunto si sono manifestati fin da subito». I genitori hanno chiesto un altro incontro: «Abbiamo chiesto un secondo colloquio dove la maestra in questione non si è presentata. Il giorno dopo per i corridoi, udito da una collega, sarebbe andata in classe di nostro figlio dicendo “Vado a domare la bestia”. Una volta entrata in classe l’ha subito preso di mira scrivendo sulla lavagna davanti a tutta la classe tutto ciò che lui faceva durante le lezioni, ricattandolo che ce l’avrebbe mostrato il pomeriggio stesso durante la riunione per eleggere i rappresentanti di classe. Questa cosa l’ha sconvolto perché, appunto, viene escluso dai compagni, picchiato e insultato legittimato dalle insegnanti». Con il consenso dell’avvocato, i genitori hanno inserito un registratore nello zaino del bambino: «L’insegnante ha mandato mio figlio in bagno e nel momento in cui è fuori ha aizzato i compagni contro di lui dicendo loro di non parlargli e di girarsi dall’altra parte come faceva lei. E’ tutto registrato. Mio figlio piange tutte le sere e si sente disagiato».
Ancona, genitori denunciano le maestre per abuso di disciplina
Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina è il reato contestato dai quei genitori che hanno scritto anche al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni