ANCONA – Recuperare materiali per progettare e realizzare giochi ecompatibili e innovativi per bambini da usare anche nei reparti ospedalieri. Ha questa finalità il progetto “Ecodesign a misura di Bambino”, il primo network “green” per la progettazione sostenibile di giochi e giocattoli sostenibili, nato dalla collaborazione tra istituzioni (Fondazione Salesi con il partenariato del Comune di Ancona), associazioni (Linfa, Hort, Riù- Ludoteche del Riuso della Regione Marche, Cna) e professionisti del settore del design (Poliarte design) del territorio anconetano. Sul tema in programma dal 16 al 22 luglio alle casermette del parco del Cardeto di Ancona un workshop.
Presentato oggi, giovedì 28 giugno, nella sede della Fondazione Salesi dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti, e presidente della Fondazione stessa, Michele Caporossi, insieme a tutti i partner, il primo passo del progetto dal nome “PARK-S”, avviato nel marzo scorso con la richiesta a Poliarte Design da parte dell’associazione “Linfa onlus” (rappresentata da Raul Sciurpa e che già opera nell’iniziativa CasaNatale ad Ancona in altre parti di Italia) di realizzare alcuni prototipi di giochi ecocompatibili idonei ad essere usati in reparti ospedalieri.
A luglio, dal 16 al 22, la seconda parte del progetto: studenti di design con i loro tutor per ideare, progettare e realizzare con materiali eco e di riciclo un ecoparco, cioè un luogo dove ospitare giochi, con l’ipotesi che un domani il tutto possa essere utilizzato nel giardino dell’ospedale pediatrico che verrà realizzato nel complesso sanitario di Torrette.
«Un progetto caro alla direzione dell’azienda che ha presentato nei giorni scorsi all’opinione pubblica le prospettive del nuovo Salesi (leggi l’articolo), con un piano di riorganizzazione degli spazi e dell’assistenza, di un sistema – ha detto Caporossi – che non sia centrato solo sulla ospedalizzazione e che rivedrà in particolare gli spazi e l’organizzazione delle Neuroscienze e della Oncoematologia e le dimensioni ludico ricreative. Senza contare inoltre una completa revisione dello statuto e dell’organizzazione della Fondazione che si aprirà molto ai contributi esterni come altri ospedali pediatrici italiani, tipo il Meyer di Firenze».
«Il gioco fa parte della vita assistenziale del bambino- ha sottolineato il direttore della Fondazione, Carlo Rossi – e abbiamo pensato tutti insieme a sviluppare una serie di idee che lo rendano sempre più presente e utilizzabile anche in condizioni particolari. Una esperienza che non si esaurisce nella progettazione e che arriva anche al mondo produttivo, dato che questi oggetti potranno essere utilizzati in molti e vari contesti». Ecco così che dalla creatività dell’artigianato di qualità – grazie al network che si è costituito e che coinvolge la Cna – si potrà passare dal prototipo certificato al prodotto, parte del cui ricavato dalla vendita un domani potrà essere destinato ai progetti in supporto del nosocomio pediatrico.
«Da parte sua il Comune di Ancona – ha sottolineato l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili Paolo Marasca – con la Fondazione condivide molti valori tra i quali quello della cura (cui ha dedicato un celebrato Festival, KUM!), del sostegno ai giovani e della creatività (evento annuale Wecandoit ) e si adopera per valorizzare luoghi come il Parco del Cardeto. Così è normale che l’ente faccia da piattaforma e da facilitatore ad una iniziativa di questo genere».