ANCONA – Ha ottenuto il via libera con 18 voti favorevoli il piano regionale integrato che stanzia 5,64 milioni di euro per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gioco d’Azzardo Patologico (Gap) e da dipendenze digitali (nuove tecnologie e social network) nel triennio 2019-2021.
Contrari i consiglieri della Lega Malaigia, Zura Puntaroni e Zaffiri, mentre si è astenuto il consigliere di Articolo 1 Gianluca Busilacchi.
Il 55% delle risorse stanziate saranno impiegate in prevenzione e informazione, il 37% in interventi per la cura, presa in carico e riabilitazione, il 6% per la formazione degli operatori, mentre il restante 2% per il monitoraggio del fenomeno e la valutazione delle politiche da attuare.
Tra le azioni previste dal piano, incontri pubblici, nelle scuole, campagne informative multimediali, potenziamento degli sportelli di ascolto, apertura di un servizio di ascolto telefonico e progetti di ricerca. L’atto amministrativo della Giunta quale adempimento della Legge regionale del 7 febbraio 2017 è stato discusso in Aula dal consigliere di maggioranza Luca Marconi e dalla consigliera di minoranza Elena Leonardi.
«Il piano rappresenta il punto di partenza per intervenire su un fenomeno complesso che nelle marche registra numeri significativi» ha dichiarato la consigliera Leonardi che ha voluto porre un focus sulle dipendenze digitali: «Il gioco d’azzardo si sta spostando in quella direzione, occorre prestare la massima attenzione perché coinvolge sempre di più le fasce giovanili della popolazione».
Il piano precedente (2017-2018) era stato finanziato con 2.632.850 euro e l’impegno effettivo al 31 dicembre 2018 era stato di 2.579.712 euro per un totale di 78 azioni finanziate.
IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO NELLE MARCHE
Un fenomeno, quello del gioco d’azzardo, che nel 2018 nelle Marche ha coinvolto il 40,9% della popolazione di età compresa tra 15 e 74 anni, secondo quanto emerge dallo studio Gaps (Gambling Adult Population Survey) svolto dal Cnr-Istituto di Fisiologia Clinica commissionato dalla Regione Marche e realizzato su un campione di 8650 questionari inviati ai residenti di 25 comuni. La maglia nera del gioco d’azzardo patologico va ai maschi, un dato che rispecchia sostanzialmente quello nazionale. Di fatto, nel 2018 hanno giocato il 48,1% degli uomini contro il 33,4% delle donne, il 49% dei giocatori ha tra 15 e 34 anni, mentre il 37,7% è nella fascia d’età 35-74 anni. Il Gratta&Vinci è il gioco più amato tanto da aver coinvolto l’81,1% dei giocatori, seguito da Superenalotto (34,8%), Lotto (28,2%) e scommesse sportive (25%). Preoccupante che il 2,9% dei giocatori marchigiani rischino di sfociare in patologia, un dato più severo rispetto al resto del paese che si ferma al 2,3%. L’online, che vede lo smartphone protagonista, interessa invece il 4% della popolazione tra 15 e 74 anni, una percentuale leggermente più alta rispetto a quella nazionale che nel 2017 si attestava al 3,5%.
Complessivamente sono stati 478 i marchigiani finiti in cura per dipendenze patologiche legate al gioco d’azzardo, 25 dei quali per dipendenze digitali. Un dato in sensibile crescita rispetto al 2013 quando i giocatori presi in carico dal Servizio Sanitario Regionale erano stati 326 e del 2017 quando erano 441. Dei 478 giocatori, 210 sono curati nell’Area Vasta 2 (provincia di Ancona), 111 nell’Area Vasta 1 (Pesaro Urbino), 63 nell’Area Vasta 4 (provincia di Fermo), 57 nell’Area Vasta 3 (provincia di Macerata) e 37 nell’Area Vasta 5 (provincia di Ascoli Piceno).