ANCONA – Torna l’appuntamento con la bellezza. Oggi, 13 ottobre, e domani, domenica 14, tornano le Giornate Fai d’Autunno. Nelle Marche, nelle cinque province di Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono aperti 33 luoghi straordinari.
Ad Ancona è interessante la visita alle “Pesche“, per scoprire come funzionavano queste palafitte sul mare adibite alla pesca. È un’occasione per scoprire un’attività di raccolta ittica di antichissima tradizione e tipica della costa adriatica. Il racconto, comprende anche la prova di pesca con i metodi antichi e sarà condotto da ragazzi e vecchi abitanti del “borghetto” conosciuto anche con il toponimo “borgaccio”, un quartiere a nord di Ancona che venne completamente annientato dalla terribile “Frana Barducci” del 1982. È aperta inoltre la chiesa, dedicata al SS. nome di Gesù, eretta nel 1605 dai Gesuiti, presenti ad Ancona sin dal 1591.
A Loreto si può visitare il Bastione di Porta Marina, detto Torrione Piccolo, che rappresenta il baluardo difensivo orientale del circuito murario rinascimentale di Loreto, a protezione di Porta Marina. A occidente c’è il gemello Bastione Sangallo, detto Torrione Grande, costruito sul vertice ovest delle mura a difesa di Porta Romana. Il periodo di costruzione, 1518-1520, rientra nella fase terminale del cosiddetto periodo di transizione: ovvero il periodo del passaggio dalla difesa tradizionale medievale, detta piombante, alla difesa a distanza per proteggersi dal tiro delle nuovissime, seppur rudimentali, artiglierie.
A Senigallia si può invece scoprire l’acquedotto di S. Gaudenzio, la fonte idrica più antica, la cui costruzione fu portata a termine da Francesco Maria II della Rovere negli ultimi anni del XVI sec. L’acquedotto alimentava le tre fontane ducali e probabilmente ricalcava il percorso dell’ancora più antico acquedotto romano. A Fabriano con gli speleoarcheologici Hypogaeum si può percorrere il percorso dell’antichissimo acquedotto del Venanzo, opera di alta ingegneria idraulica, realizzata nel 1180, che portava l’acqua nei monasteri, nelle fontane tra cui la fontana Sturinalto e nel Palazzo del Podestà.
Ad Ascoli Piceno si possono ammirare il ponte romano di Porta Solestà. La sua costruzione risale all’epoca augustea quando la città, diventata Municipium romano riacquistò importanza politica e commerciale. Da vedere anche il Ponte di Cecco, il ponte della Scodella e il Ponte Tufillo. A Monterubbiano (Fermo), invece, si può ammirare Palazzo Secreti, risalente ai sec. XVII – XVIII, eretto sulle rovine del Cassero del castello sforzesco, esistente già nel primo decennio del sec. XIII. Aperto anche il palazzo rinascimentale Calzecchi Onesti dove è vissuto il fisico Temistocle Calzecchi Onesti che nel 1880 inventò il Coherer, strumento usato da Guglielmo Marconi per il telegrafo. Da visitare anche il polo culturale San Francesco, la Fonte del Pero, il teatro Pagani, il museo delle Bambole e Quadreria, il ghetto ebraico e la chiesa S.S. Giovanni Battista ed Evangelista, edificata nel 1238 d.C. Degni di nota sono gli affreschi quattrocenteschi attribuibili a Beato Angelico e Gentile da Fabriano, di tradizione fabrianese, al noto Pietro Alemanno e agli alunni della scuola di fra’ Marino Alemanno di Santa Vittoria.
A Loro Piceno (Macerata) sono visitabili il Castello Brunforte, sorto nel seicento sui resti di un castrum romano; la chiesa di San Francesco e il chiostro; l’Arco di Porta Pia, la chiesa di Santa Maria in Piazza costruita dai benedettini nel XII secolo e la Cantina del prete che ospita numerosi botti e tutta la strumentazione per la preparazione del vino cotto, prodotto tipico della zona marchigiana e abruzzese, nonché specialità di Loro Piceno.
A San Benedetto del Tronto si va invece alla scoperta delle sculture del molo sud e si passeggia per viale Moretti. Diversi linguaggi rendono unico il reticolo di strade che si snoda intorno al viale Secondo Moretti, il corso che conduce verso il mare. È qui che la passeggiata prosegue attraverso un insolito museo, il MAM, Museo d’Arte sul mare, uno stupefacente percorso all’aperto che si snoda per oltre un chilometro sul molo sud, i cui massi in travertino sono stati scolpiti da artisti provenienti da tutto il mondo, di anno in anno, dal 1996. Oggi conta oltre 170 sculture alle quali si aggiungono alcune opere di street art.
A Pesaro è aperto il Centro Ricerche Floristiche Marche “Brilli–Cattarini” che ospita l’erbario, circa 300mila campioni di piante essiccate, una biblioteca di opere e importanti pubblicazioni scientifiche floristiche italiane e straniere, e l’orto botanico. Da vedere anche la Sinagoga Sefardita, di culto spagnolo, risalente alla metà del XVI secolo; la Chiesa Sant’Ubaldo (visitabile) e il sito della sinagoga italiana; il cimitero ebraico che sorge sulle pendici del colle San Bartolo; Villa Guerrini o Palazzo di Galantara; Villa Cattani Stuart; Case Giordani (esterni); Palazzo Mosca (esterni); Palazzo Santinelli (esterni).