Ancona-Osimo

Giorno del Ricordo, Acquaroli: «Memoria condivisa base riconciliazione». Manzi Pd: «Memoria impegno di civiltà»

Il 10 febbraio ricorre il 'Giorno del Ricordo' istituito per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra

foibe
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ANCONA – «Oggi ricordiamo le vittime e i massacri delle Foibe e l’esodo istriano giuliano dalmata. Una pagina drammatica della nostra storia per troppo tempo negata e taciuta». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Oggi, 10 febbraio, ricorre il ‘Giorno del Ricordo’ istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra. «Concorriamo alla costruzione di una memoria condivisa – conclude il governatore (FdI) – che sia alla base di una riconciliazione senza ideologie e senza bandiere, affinché mai più accadano violenze nei confronti del genere umano».

Sulla ricorrenza interviene anche l’ascolana Lucia Albano, deputata di Fratelli d’Italia e sottosegretaria all’Economia e Finanze: «Desidero esprimere la mia commozione e il mio orgoglio – dice – per le iniziative del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, contenute nel Dpcm, volte ad illuminare la facciata di Palazzo Chigi con il tricolore e la scritta ‘Io ricordo’ questa sera e ad istituire il Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo».

«Da figlia di profugo giuliano – spiega -, ritengo tali gesti necessari e doverosi per commemorare le vittime delle foibe e per onorare coloro che, al fine di conservare la cittadinanza italiana, furono costretti ad abbandonare la loro terra per ritrovarsi profughi in terra di Patria. Ricordare tali fatti storici, così a lungo nascosti e negati, tanto da essere necessaria una legge per portarli alla luce, è un dovere civico ed un rammendo alla tela della verità storica».

La deputata della Lega Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera sottolineando il lavoro svolto dalla commissione Cultura con l’approvazione di una mozione per il Giorno del Ricordo per sensibilizzare e rendere consapevoli le nuove generazioni, incrementando le iniziative nelle scuole, dichiara: «Oggi, nella giornata del ricordo, non dimentichiamo la tragedia delle foibe e i massacri sul nostro confine orientale affinché non si ripetano mai più sciagure simili. Manteniamo viva la memoria in particolare nelle giovani generazioni dell’esodo forzato, nel secondo dopoguerra, degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia. Sia anche un invito alla collaborazione, a combattere odio e discriminazioni per la costruzione della pace». 

La parlamentare marchigiana Irene Manzi, capogruppo del Pd in Commissione Cultura alla Camera, parla del Giorno del Ricordo affermando in un tweet che «è un impegno di civiltà conservare la memoria della tragedia delle foibe. Il ricordo deve generare unità, memoria condivisa e responsabilità contro ogni negazionismo, indifferenza e discriminazione».

La commemorazione del presidente del Consiglio regionale Dino Latini ad Osimo

Il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha deposto questa mattina ad Osimo, in occasione del Giorno del Ricordo, una corona di alloro davanti al monumento ‘Agli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati. Agli esuli del mondo’. Nel corso della cerimonia sul Belvedere di Largo Trieste, il Presidente ha invitato a soffermarsi sul valore di questa data, «una giornata stabilita con una legge nazionale come momento di riflessione sulla triste pagina che ha coinvolto gli italiani giuliani, istriani e dalmati, subito dopo la seconda Guerra mondiale, il 10 febbraio del 1947, quando sono stati in qualche modo cacciati dalle loro terre».

«Indipendentemente dalle motivazioni e dal contesto storico – ha aggiunto – è una ferita che ancora ci portiamo dietro e che credo il ricordo possa colmare. Farlo qui come in altre parti della regione, in cui si stanno svolgendo altre manifestazioni, significa riflettere su quello che è avvenuto affinché non ci siano più esuli, di nessuna altra comunità». La scultura, dono dell’artista Ubaldo Pierpaoli, è stata posizionata nel 1999. «Quest’opera – conclude – rappresenta un segno di collegamento evidente tra le due sponde dell’Adriatico, per favorire e accogliere tutti coloro che sono esuli. E’ diventato un monumento pacifico, del ricordo e tale deve rimanere». 

Il Giorno del Ricordo, riconosciuto da una legge dello Stato nel 2004 e da una legge regionale nel 2012, sarà celebrato nell’Aula dell’Assemblea legislativa con una seduta aperta martedì 21 febbraio.