ANCONA – «Mi sono vaccinata perché il presidente della Repubblica ha detto che è un dovere civico e morale, ma anche perché voglio tornare ad andare a scuola senza Dad e non voglio ammalarmi». Sono queste le motivazioni che hanno spinto la figlia del direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo, a vaccinarsi contro il Covid-19. Non indichiamo il suo nome per proteggere la privacy della ragazzina.
Dodici anni da poco compiuti, nella giornata di ieri – 3 agosto – si è sottoposta all’inoculazione della prima dose del siero Pfizer Biontech. «Voglio essere libera di vedere mia nonna» ci racconta con grande senso di responsabilità, aggiungendo «sono felice di essermi vaccinata, lo rifarei». Un messaggio anche verso i suoi coetanei.
La somministrazione del vaccino è avvenuta nel punto vaccinale dell’ospedale regionale di Torrette, perché come spiega il padre «ci tenevo ad essere presente nel momento dell’inoculazione, inoltre ho la massima fiducia nella nostra struttura, come del resto ne ho nei confronti dei punti vaccinali di popolazione».
«Con mia moglie ci siamo consigliati con i medici di Torrette – racconta Maraldo – , visto che la bambina è ancora piccola, anche se in età vaccinabile, ma loro ci hanno subito rassicurati e ci hanno spiegato che nel nostro punto vaccinale sono già stati immunizzati diversi di ragazzini tra i 12 e i 15 anni e non c’è stato mai nessun problema».
Grazie alla vaccinazione tempestiva, la seconda dose sarà inoculata alla giovane nella prima settimana di settembre, per cui per l’inizio dell’anno scolastico sarà già stato completato il ciclo vaccinale. «La Dad ha causato un impatto importante sulla formazione dei nostri ragazzi – prosegue il papà – e non è possibile pensare ad un altro anno di lezioni svolte a distanza».
Il direttore amministrativo di Torrette pone l’accento sui docenti e sul personale Ata che non si sono ancora vaccinati: «Io introdurrei l’obbligo per gli insegnanti – spiega – , perché non vaccinarsi mi sembra una condotta non responsabile nei confronti della società, anche per questa ragione io e mia moglie abbiamo deciso di vaccinare nostra figlia, per proteggerla dai rischi legati ad una classe dove non tutti hanno scelto di immunizzarsi».
Intanto proprio nella serata di ieri un gruppo di una trentina di persone ha manifestato ad Ancona, in Piazza Cavour, a favore del vaccino e dell’introduzione del Green pass come misura per contrastare la diffusione del Covid-19. Una manifestazione pacifica che ha preso forma in risposta a quelle no-vax che si sono tenute un po’ in tutta Italia e che hanno riempito Piazza Cavour negli ultimi due sabati.