Ancona-Osimo

Ancona: Green pass falsi, la polizia al Paolinelli. Arrestato un infermiere – VIDEO

Il sanitario era addetto dell’hub alla Baraccola. Perquisizione anche in casa e in uno studio legale del centro

La Polizia al Paolinelli di Ancona all'epoca del blitz (Foto, Polizia di Stato)

ANCONA – È un infermiere che operava all’hub del Paolinelli, alla Baraccola, il sanitario arrestato questa mattina, 10 gennaio, per l’operazione “Euro Green Pass”  . La squadra mobile ha raggiunto il centro vaccinale per procedere alla misura cautelare. Perquisizioni sono in corso anche in centro, a casa e in uno studio legale, per la misura cautelare ai domiciliari di un avvocato. Sarebbe uno dei quattro intermediari nei fatti corruttivi e nel rilascio indebito del Green pass.

L’indagine della squadra mobile è coordinata dalla Procura, titolare del fascicolo Ruggiero Dicuonzo. Cinquanta le ordinanze di misure cautelari personali emmese dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona. Tra i reati contestati quelli di corruzione, falso ideologico e peculato, finalizzati all’indebito rilascio della certificazione verde. Eseguite 24 perquisizioni personali e locali. Disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati per un importo di 18mila euro.

Secondo quanto emerso dalle attività degli inquirenti l’infermiere, addetto alle vaccinazioni, ha agito con la complicità di soggetti che operavano come intermediari nell’interesse delle persone da vaccinare fittiziamente.

Previa la corresponsione di somme di denaro l’infermiere simulava l’inoculazione del siero vaccinale anti covid 19 alle persone richiedenti così da far ottenere loro la certificazione verde con l’inserimento successivo dei dati di avvenuta vaccinazione nella piattaforma nazionale del ministero della Salute. Il siero che non veniva somministrato veniva reso inservibile e gettato nel cestino. Diversi i casi accertati. Importante nelle indagini l’uso delle telecamere.

Nelle immagini il momento in cui il siero viene gettato nel cestino (Foto: Polizia di Stato di Ancona)

Gli intermediari invece erano nel tempo divenuti punti di riferimento per molte persone interessate ad ottenere il Green pass senza sottoporsi a vaccinazione. Anche essi percepivano, a titolo di mediazione, una parte di quanto corrisposto dai soggerri non vaccinati corruttori, fungendo da tramite con l’infermiere che invece, nella maggior parte dei casi, non aveva conoscenza diretta dei soggetti.

Sono ancora in corso attività investigative coordinate dalla Procura di Ancona per accertare l’ampiezza del fenomeno.

(Servizio in aggiornamento)