ANCONA – Il gruppo assembleare del Pd ha presentato una mozione in Consiglio regionale per far aderire la Regione alla campagna ‘Italia ripensaci’, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e da Senzatomica, a sostegno dell’entrata in vigore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari. Una mozione con cui i dem scendono in campo al fianco delle associazioni pacifiste.
Il capogruppo del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, primo firmatario della mozione, ricorda «l’allarme lanciato dagli scienziati atomici dell’Università di Chicago che tengono il polso dei pericoli di un olocausto nucleare, i quali, nei giorni scorsi, hanno aggiornato l’Orologio dell’Apocalisse a soli 90 secondi dalla mezzanotte, ovvero dalla catastrofe. Purtroppo questo è il risultato di una guerra folle, che doveva durare poche settimane e che invece, dopo quasi un anno, continua a seminare morte e distruzione».
«Di fronte a questo drammatico quadro – aggiunge -, ritengo che il governo nazionale è chiamato a rompere gli indugi e, dando voce alla maggioranza dei cittadini italiani, debba attivarsi concretamente con l’Unione europea per dichiarare superata la strategia sin qui perseguita di invio di armi a oltranza in Ucraina, azione che rischia di alimentare un’escalation della guerra fino alla deflagrazione nucleare, e si attivi per una soluzione diplomatica che preveda l’immediata cessazione del conflitto. Le istituzioni marchigiane possono contribuire in maniera concreta a questa prospettiva, considerata anche la stretta vicinanza del presidente Acquaroli alla premier Meloni».
«L’adesione della Regione Marche alla Campagna ‘Italia, Ripensaci’, che chiediamo con la mozione» depositata ieri mattina, «potrebbe rappresentare un primo importante passo per spingere dal basso il governo nazionale a farsi promotore di un’iniziativa diplomatica vera e in sintonia con i sentimenti pacifisti largamente diffusi nel nostro Paese». In tale logica, Mangialardi sta proponendo l’approvazione della mozione anche nei congressi di circolo del Partito Democratico che si stanno svolgendo in questi giorni.
«L’ordine del giorno che stiamo presentando ai nostri iscritti – spiega Mangialardi – ha una duplice funzione. La prima è quella di impegnare gli amministratori che siedono nelle giunte e nei consigli comunali e provinciali a depositare mozioni che chiedano ai loro enti di aderire alla campagna ‘Italia, ripensaci’, al fine di mobilitare un’estesa rete di amministrazioni locali marchigiane a sostegno della pace. Il secondo obiettivo è quello di dare al nostro Partito, che sta affrontando un congresso costituente e intende rilanciarsi come forza autenticamente progressista, un chiaro orientamento pacifista che metta al centro delle proprie iniziative un’ampia mobilitazione volta a fermare questa guerra non solo per le gravissime ricadute sui sistemi sociali ed economici, ma soprattutto per scongiurare i rischi di una catastrofe nucleare che incombono sull’umanità».