Ancona-Osimo

Hotel quasi pieni nella Riviera del Conero. Gli albergatori: «Con maltempo servono eventi. Ancona deve diventare più attrattiva»

In tanti hanno scelto Numana e Sirolo per trascorrere queste giornate di vacanza riempiendo le strutture ricettive per la gioia degli operatori. Si tratta di turisti che arrivano soprattutto da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio

Riviera del Conero
Riviera del Conero

ANCONA – Riviera del Conero presa d’assalto per il ponte del 25 aprile. In tanti hanno scelto Numana e Sirolo per trascorrere queste giornate di vacanza riempiendo le strutture ricettive per la gioia degli operatori. Nonostante la variabilità delle condizioni meteorologico, che non hanno risparmiato qualche breve rovescio, quello che doveva essere un primo assaggio della bella stagione fa ben sperare hotel, ristoranti, negozi e balneari.

Insomma ricettività e turismo in fermento, all’ombra del Conero. «Gli alberghi sono pieni per il 90% – spiega Anna Maria Ciccarelli, presidente degli albergatori della Riviera del Conero – registriamo un afflusso molto positivo, con numerose presenze nonostante il meteo».

Ad esplorare i vicoletti e il belvedere nella piazzetta di Sirolo, ad ammirare il mare dall’Arco o dal porticciolo di Numana e a concedersi un giro in bici o una passeggiata lungo del pendici del Conero, sono soprattutto turisti italiani, che arrivano prevalentemente «da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio», dice Ciccarelli.

Turisti che hanno scelto di trascorrere tre – quattro giorni nelle località della Riviera del Conero. Pochi per ora gli stranieri che generalmente vengono alla ricerca del mare e attendono quindi il mese di maggio. La presidente degli albergatori della Riviera del Conero evidenzia l’importanza di organizzare eventi e mostre che possano garantire una alternativa a mare e ambiente in caso di intemperie.

«Ancona deve diventare una città d’arte culturalmente più attrattiva» spiega, evidenziando la necessità di «sponsorizzare meglio musei e pinacoteca». Per quanto riguarda i rincari ai prezzi dei soggiorni che stanno interessando non solo gli hotel, ma anche i viaggi e i trasporto, Ciccarelli spiega che le strutture della Riviera «stanno facendo il possibile per mantenere entro limiti accettabile i prezzi».

Sui rincari che si aggirano intorno al 10% pesano «i costi energetici, di lavanderia, e alimentari (colazioni e pranzi)». Intanto però le prospettive per la stagione estiva «sono molto buone».