ANCONA – «Il digitale investirà il futuro di noi, delle imprese, delle famiglie, dei nostri giovani: dobbiamo saper cavalcare questo tema». Lo ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, nel suo discorso di apertura dell’Internet Governance Forum Italia 2022 (IGF) che si è svolto per la prima volta nelle Marche, ad Ancona, alla Loggia dei Mercanti. Questa mattina, tra i presenti, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore alla Digitalizzazione Andrea Maria Antonini, il senatore marchigiano Guido Castelli, il prefetto di Ancona Darco Pellos, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, e i vertici delle autorità militari.
Ad organizzare una due giorni ricca di dibattiti, in presenza e online, la Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con l‘Università Politecnica delle Marche. Tanti i temi sul tavolo, dalla cybersicurezza, ai rischi per la privacy, dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale, al digital divide, dalla vita delle aziende, ai cambiamenti nel mondo del lavoro, dalla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni fino alle evoluzioni del concetto di cittadinanza digitale.
Obiettivo dell’appuntamento istituito dall’Onu quale punto di riferimento per la discussione mondiale del ruolo della governance di internet è mettere insieme i più importanti soggetti pubblici e privati, del mondo economico ed istituzionale, per ispirare la politica a fare scelte a misura dei cittadini per la gestione e l’evoluzione della rete.
«L’accesso ad Internet – ha spiegato il presidente CamCom Gino Sabatini -è uno spartiacque fra inclusione ed esclusione sociale. Chi non è connesso, infatti, non può più esercitare pienamente i suoi diritti di cittadinanza; dal digitale dipendono il diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione e all’informazione. L’accesso ad Internet è un elemento inscindibile dalla tutela dei diritti umani online in cui rientrano, in particolare, il diritto degli utenti di esprimersi liberamente nonché l’esercizio illimitato della partecipazione democratica e politica».
«La nostra regione – ha aggiunto – sembra aver subito più di altre gli effetti delle crisi che si sono succedute negli ultimi 14 anni: dagli shock economico-finanziari, alla pandemia, e anche alle calamità naturali, ma le Marche sono una regione vitale e connotata da spiccata capacità innovativa, da elevata vocazione imprenditoriale, da forte senso di coesione e inclusione sociale».
Con questa consapevolezza «ci siamo impegnati e lo faremo ancora, nel cercare di dare risposte efficaci sui temi dello sviluppo, tra i quali, appunto, il digitale. Con l’azione del nostro Punto Impresa Digitale siamo già attivi e riferimento per l’assistenza alle imprese nelle sfide dell’innovazione. Il dibattito sull’evoluzione della rete che oggi parte da qui ci pone di fronte alla scommessa di poter andare, insieme, sempre più lontano».
La due giorni è anche l’occasione per discutere della competitività del sistema economico italiano: i dati di Anitec-Assinform (Confindustria) rilevano che la spesa B2b per investimenti in digitale delle imprese ha raggiunto nel 2021 i 44,5 miliardi crescendo del +7,4% rispetto al 2020 spinta soprattutto dalle limitazioni agli spostamenti legate alla pandemia con la necessità di comunicare a distanza. Un processo al quale si sono adeguate anche le Pmi seppur con maggior lentezza.
In Italia gli investimenti in tecnologie digitali hanno riguardato il 65% delle imprese, una percentuale superiore alla media Ue che si ferma al 61% e in linea con quella degli Usa. Lo studio del PID – Osserva, Osservatorio Nazionale dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio di Unioncamere-Dintec, mostra invece come negli ultimi quattro anni la cybersicurezza risulti essere l’obiettivo tecnologico in testa agli impegni di spesa, con un incremento del 9,05% nel periodo 2018-2021, persino più dell’e-commerce (8,95%), dei sistemi di pagamento mobile internet (8,13%) e del cloud (7,64%).
Il presidente di IGF Itala, Mattia Fantinati ha spiegato che la missione dell’Internet Governance Forum Italia è quella di «contribuire a rendere internet un luogo democratico, sicuro, in grado di farci crescere e di aiutarci a difendere i nostri diritti. La tecnologia non aspetta: pensiamo soltanto al metaverso – ha puntualizzato -, alla realtà aumentata o all’internet delle cose. Ecco perché come IGF Italia siamo impegnati su mandato delle Nazioni Unite nell’elaborazione delle migliori proposte per la governance di internet. Pensiamo all’importanza della tutela della privacy o al valore degli open data: una piena cittadinanza, ormai, è tale solo se è anche digitale. Lo scopo è utilizzare l’innovazione per arricchirci, secondo un principio che amo definire di ‘umanità aumentata’ e che ci spinge a migliorare sempre di più l’intima relazione che abbiamo con il cyberspazio».
Il presidente nazionale di Unioncamere, Andrea Prete nel suo intervento ha sottolineato che «il sistema camerale ha maturato la consapevolezza che le reti e le competenze digitali, insieme alle tecnologie 4.0, sono tra i più potenti fattori che agevolano lo sviluppo locale e la competitività del sistema produttivo. Il digitale, infatti, innova l’attività delle imprese, migliora la vita dei cittadini, è indispensabile ai giovani per inserirsi nel mondo del lavoro».
Il rettore UnivPm Gian Luca Gregori ha sottolineato come «la nostra regione può migliorare sul fronte delle infrastrutture digitali, in partcolar modo nelle zone interne». Sul tema delle “competenze” Gregori ha spiegato che l’Università Politecnica delle Marche «sta lavorando molto, offrendo corsi che vanno in quella direzione, con un approccio multidisciplinare che mette insieme competenze di aree differenti. Vanno in questa direzione i 6 nuovi corsi, due Centri interdipartimentali e 22 Spinoff che operano nel settore ICT o con tecnologie ICT applicate ad altri settori tecnici, su 60 costituiti in totale dall’ateneo».
Nell’ambito del programma delle Nazioni Unite e per iniziativa lanciata da IGF Globale, il 25 novembre, sarà avviata in 10 classi degli Istituti professionali di diverse città (tramite i protocolli che Unioncamere ha sottoscritto con le reti degli ITS, ad esempio della meccatronica, agrario, turistico) la prima edizione della “Scuola di Internet per le scuole”, rivolta agli studenti del triennio delle scuole secondarie superiori. «Un esempio concreto – ha concluso – dell’impegno di investire per una cultura digitale responsabile fin dalla scuola e sensibilizzare i giovani studenti alla importanza dell’investimento formativo per le competenze digitali».
Tra i presenti, rappresentanti di Agid, Anac, Agcom, Cnr, Garante privacy, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e poi Meta, Amazon, General Electrics, Tik Tok, HPE, Wind Tre, Tim, Leonardo. I risultati della due giorni di Ancona alimenteranno poi la discussione durante il 17esimo Internet Governance Forum globale dell’Onu, previsto ad Addis Abeba, in Etiopia, dal 28 novembre al 2 dicembre.