ANCONA- Taglio del nastro alla Mole Vanvitelliana per MicaMole, lo spazio di ristorazione sociale che coinvolge insegnanti di sostegno e molti ragazzi con situazioni di svantaggio della Cooperativa Lavoriamo Insieme di Loreto. L’iniziativa rientra nel Progetto Presente finanziato dalla Fondazione Cariverona e di cui il Comune di Ancona è capofila.
Presenti all’inaugurazione il sindaco Valeria Mancinelli, l’assessore Paolo Marasca e l’assessore Tiziana Borini.
«Progetto Presente è partito lo scorso anno e tra i vari partner c’è anche la nostra cooperativa sociale – spiega Manuela Passeri, presidente Cooperativa Lavoriamo Insieme –. Il bar alla Mole è aperto dal 10 giugno e rappresenta una tappa importante di questa iniziativa».
La Cooperativa Lavoriamo Insieme è nata 10 anni fa da un’idea delle insegnanti di sostegno e dal preside dell’Istituto Alberghiero di Loreto. Inizialmente si occupava solo di formazione, tirocini e inserimento lavorativo dei ragazzi con disabilità, poi la Cooperativa è cresciuta e per sei anni ha gestito il ristorante Zi Nene nella città mariana. Tra le attività portate avanti, ora si aggiunge questa nuova avventura nel campo della ristorazione.
«Inauguriamo il primo dei due punti di ristoro che gestiremo all’interno della Mole fino a luglio 2022. È una sorta di riqualificazione sociale e culturale di quello spazio- afferma la prof.ssa Filippa Calafati, insegnate di sostegno-. La nostra Cooperativa è stata coinvolta proprio per dare un supporto sociale. Gestiamo il punto di ristoro MicaMole e tra circa un mese, ci occuperemo anche di un altro spazio: il bar nell’area foyer sarà trasformato in una cucina e quindi si potrà dare ristoro a quanti partecipano a eventi e convegni, nonché organizzare catering e buffet. I lavori sono iniziati proprio ieri (2 luglio ndr)».
Al MicaMole in cucina lavorano 3 ragazzi, 6 in sala. «I nostri quattro dipendenti sono ragazzi con disabilità, ex alunni dell’Alberghiero. Oltre a loro, tra stage e alternanza scuola-lavoro, coinvolgiamo una dozzina di ragazzi, sempre dell’Alberghiero» sottolinea la presidente Passeri.
«I ragazzi sono felicissimi di lavorare, per loro è una cosa molto importante. Per chi ha una disabilità l’inserimento lavorativo è difficile – riferisce la prof.ssa Calafati -. Ad esempio, c’è un ragazzo di Montegranaro con sindrome di Down che ha raggiunto un elevato livello di autonomia. Prende il treno da solo fino ad Ancona, alla stazione prende l’autobus e raggiunge la Mole. Ora sta concludendo lo stage estivo, poi provvederemo con il suo inserimento lavorativo».