Ancona-Osimo

Incendio al porto di Ancona: spente le fiamme. Al via lo svuotamento dell’ex Tubimar

I Vigili del Fuoco sono entrati all'interno della struttura con gli escavatori per portare fuori il materiale. In corso verifiche tecniche

ANCONA – Son proseguite per tutta la notte le operazioni di spegnimento dei focolai rimasti in seguito al vasto incendio che nella notte di martedì, 15 settembre, ha devastato il capannone ex Tubimar, all’interno dell’area portuale di Ancona. Le fiamme sono state spente in tutta la struttura, anche se il materiale bruciato continua ad emettere fumo in una ala del capannone. Quaranta gli uomini dei Vigili del Fuoco che per tutta la notte hanno continuato a lavorare ininterrottamente per spegnere le fiamme supportati dalle squadre provenienti da Rimini e Perugia con le autoscale per l’illuminazione. Sul posto le fiamme rosse del Comando di Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Pesaro e Macerata. In giornata il numero degli operatori impegnati potrebbe tornare a 50, come ieri.

I Vigili del Fuoco sono riusciti ad arrivare al cuore dell’incendio, domando definitivamente le fiamme, ora a preoccupare è il possibile cedimento di alcune strutture, fra le quali lo scivolamento di una porzione della facciata.

Intanto gli operatori delle fiamme rosse sono entrati con gli escavatori all’interno di una ala della struttura per portare fuori il materiale (operazioni di smassamento). Al momento sono in corso verifiche tecniche da parte degli ingegneri dei Vigili del Fuoco e sul posto c’è anche il comandante dei Vigili del Fuoco di Ancona, Mariano Tusa

Un lavoro incessante, quello delle fiamme rosse, al quale ha voluto rendere merito anche la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli: «Gratitudine per il corpo dei Vigili del Fuoco della nostra regione e tutte le forze in campo per la professionalità e lo spirito di sacrificio mostrati nell’affrontare il pericoloso incendio al porto. Ieri sera ho fatto un sopralluogo, lavorano ininterrottamente dalla notte scorsa. Ormai l’incendio è domato ma saranno sulla scena del rogo anche oggi per garantire la nostra sicurezza».

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Un grazie speciale la Mancinelli lo ha espresso anche verso l’assessore alla Protezione civile Stefano Foresi, «sempre operativo, fin dai primi drammatici momenti». 

L’area ex Tubimar, di proprietà del Demanio Marittimo dello Stato e gestita dall’Autorità di sistema portuale, ha una superficie complessiva di 100 mila metri quadri di cui 45.891 metri quadrati coperti, suddivisi in 12 capannoni e ulteriori due strutture adibite a palazzine uffici, non coinvolte nell’incendio. Sono 11 i concessionari operativi nella struttura ex Tubimar. Sette hanno in concessione aree all’interno dei capannoni per una superficie totale di circa 36.091 metri quadrati: tre società avevano depositi per attività logistiche (Ase, Frittelli Marittime Group, Icop); tre depositi per la cantieristica navale (Fincantieri, Cpn, Consorzio navale scarl); un deposito per mezzi di sollevamento e piattaforme mobili (Omec). L’incendio ha danneggiato in particolare i capannoni in concessione ad Ase e Frittelli Maritime Group.