ANCONA – Sono tornate a valori normali le Pm1 che ieri, 16 settembre, erano schizzate a 250 e oggi si attestano finalmente sugli stessi parametri precedenti all’incendio che nella notte di martedì ha devastato il capannone ex Tubimar all’interno dell’area portuale di Ancona. Le fiamme sono finalmente state spente dai Vigili del Fuoco, anche se il materiale bruciato continua ad emettere del fumo. Nella tarda mattinata sono attesi i primi esiti dei campionamenti sulla qualità dell’aria condotti dall’Arpam tramite un impattore (strumento per il campionamento dell’aria) posto sul tetto del Palazzo Comunale.
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Le analisi faranno luce sulla eventuale presenza di acido cianidrico nell’aria, (i risultati oggi) spiega il direttore generale di Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, una eventualità che «ci preoccupa». Si tratta di una sostanza che si sviluppa dalla combustione del poliuretano espanso (gomma piuma), «dipende da cosa è bruciato all’interno della struttura – prosegue – se c’era plastica può essersi sviluppata anche diossina, ma su questa ultima sostanza avremo i primi dati solo lunedì».
Entro domani sera, venerdì 18, si avranno invece gli esiti relativi alla presenza di altre sostanze inquinanti volatili, come gli idrocarburi policiclici aromatici e i metalli, «elementi che si diffondono con il fumo nell’atmosfera», spiega Giancarlo Marchetti e sui quali il campionatore farà luce per «sapere cosa abbiamo respirato nella notte di martedì e nella mattina di ieri». Esclusa già da ieri la presenza di amianto da parte di Marchetti.
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Intanto per le 12 è previsto un nuovo vertice in Prefettura nell’ambito del quale verrà deciso se prorogare la riapertura delle scuole, degli impianti sportivi e dei parchi, chiusi dal Comune di Ancona in via precauzionale. Per stabilire le cause del rogo sono in corso le verifiche dei Vigili del Fuoco, ma per ora fonti interne riferiscono che è difficile fare ipotesi, prima di poter avere una visione complessiva della struttura, visto che le fiamme sono state spente oggi.