ANCONA – Si riaccende il dibattito sulla questione inceneritori tra Pd e Lega, dopo la dichiarazione del Ministro Matteo Salvini a Napoli: «occorre il coraggio di dire che serve un
termovalorizzatore per ogni provincia», aveva detto. Immediata la levata di scudi da parte del Pd che anche nelle Marche ha voluto replicare e lo ha fatto con l’assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti che ha espresso la sua preoccupazione circa un ipotesi incenerimento sul territorio regionale: «Si comprende perché la recente legge marchigiana che vietava l’incenerimento di qualsiasi rifiuto entro i nostri confini sia stata impugnata dal Governo: non per questioni di diritto, ma per l’ormai manifesto proposito di procedere con la realizzazione degli inceneritori, così in Campania come nelle Marche. Per una Regione come la nostra che ha scelto di raggiungere l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti incentivando progressivamente la raccolta differenziata spinta, per la quale siamo fra i primi in Italia e le forme di economia circolare che prevedono il riutilizzo dei materiali ed il riuso, le dichiarazioni del Ministro sono disarmanti» scrive in una nota.
Sciapichetti ventila l’ipotesi che il Ministro Salvini abbia addirittura individuato la collocazione dell’eventuale inceneritore nelle Marche, ma su questo punto rassicura la popolazione circa l’impegno preso dalla Regione con il Piano dei Rifiuti.
«È fuori discussione la realizzazione di un inceneritore nelle Marche», è la replica secca del capogruppo regionale della Lega Sandro Zaffiri. «È materialmente impossibile fare un inceneritore in ogni provincia delle Marche. Il Pd sta strumentalizzando una frase detta dal Ministro Salvini, Sciapichetti lo sa benissimo e le sue dichiarazioni sono in malafede oltre che strumentali perché non c’è nessun progetto di realizzare un inceneritore nelle Marche né tanto meno uno in ogni provincia. Il problema, come tutti sanno, riguarda la Regione Campania per la quale ci sono effettivamente dei progetti dato che purtroppo i rifiuti vengono bruciati in strada e questo produce diossina, un composto pericoloso per la salute delle persone. Nelle Marche la raccolta dei rifiuti differenziata è molto alta, supera il 70%, e proprio per questa elevata quota di differenziazione non c’è la necessità né tanto meno lo spazio per un inceneritore, perché l’impianto non avrebbe lavoro. Il partito democratico farebbe bene ad affrontare gli altri problemi che affliggono le Marche, il problema occupazionale, le difficoltà di accesso al credito delle piccole e medie imprese, il fatto che non c’è una banca regionale in grado di affrontare i problemi dei piccoli artigiani e la questione del Pil che vede le Marche in terzultima posizione in Italia. Ecco sono questi sono i veri problemi della Regione che il Pd non affronta e non le dichiarazioni di Salvini che nelle Marche non troverebbero riscontro».