ANCONA – Rimane a capo del servizio di Protezione civile delle Marche ma rinuncia alla delega al sisma. «Ho rimesso la delega come soggetto attuatore – dice Davide Piccinini, ad una settimana esatta dall’avviso di garanzia (leggi l’articolo) che lo vede indagato dalla Dda insieme ad altri tre funzionari regionali per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per gli appalti delle casette ai terremotati (le Sae) – perché voglio dare serenità alla giunta e ho voluto toglierli da imbarazzi». Piccinini lo ha chiarito oggi, a margine della parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017 (leggi l’articolo), dove è stato presente insieme agli organi regionali. Dopo la nomina a dirigente del servizio, fatta a gennaio 2017, il presidente della Regione Luca Ceriscioli gli aveva dato anche la delega per il sisma, che spetterebbe al governatore. Una delega per la quale Piccinini ha seguito tutte le operazioni relative al terremoto, dal pagamento delle utenze all’assistenza alla popolazione.
Sul suo operato e su quello degli altri indagati, Maurizio Urbinati Erap Ancona, Lucia Taffetani Erap Macerata e Stefano Stefoni responsabile unico del procedimento, si è espresso l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti, sempre durante la parificazione del rendiconto dove ha replicato all’analisi della Sezione di controllo. «La Magistratura saprà accertare i fatti e valutare i comportamenti delle persone coinvolte – ha detto l’assessore – sono fiducioso nella sua attività. Meno fiducia ripongo nei confronti di tante disposizioni normative che sono del tutto inefficaci a prevenire e reprimere l’illegalità e le infiltrazioni criminali, paralizzando le attività della pubblica amministrazione. L’unico effetto che conseguono è il terrore della firma e questo non aiuta il funzionario onesto e leale».
PICCININI. La rinuncia alla delega come soggetto attuatore sisma è stata inoltrata dal capo della Protezione civile dopo l’avviso di garanzia e poteva avere effetto immediato. «Ho dato la disponibilità a rimanere fino alla fine dell’emergenza terremoto – spiega Piccinini – che come prima data, salvo proroghe, è il 27 agosto. Questo per garantire assistenza alla popolazione colpita dal terremoto. In questo momento voglio evitare polemiche, dico solo sobrietà e lavoro».
CESETTI. L’assessore ha spiegato come nel corso del 2017 la macchina amministrativa è stata impegnata fortemente nella gestione dell’emergenza e della ricostruzione post-sisma. «Pur nelle difficoltà – ha detto Cesetti – è stato fatto tanto grazie all’impegno di Giunta, dirigenti e funzionari della Regione. Uomini e donne che non si sono risparmiati in una sfida al limite dell’impossibile e all’interno di un quadro normativo complesso tanto che oggi alcuni di loro devono dar conto del loro operato, pura avendo agito con riconosciuta onestà e trasparenza».