Ancona-Osimo

Ancona, incidente con la bici: il casco salva la vita ad un ciclista 12enne

Il ragazzino se l’è cavata con soli sette giorni di prognosi. Rovaldi, Comandante della Polizia Locale: «Un semplice caschetto può fare la differenza»

Il parabrezza della vettura su cui è impattato il 12enne


ANCONA – L’impatto è forte con il parabrezza dell’auto, proprio nel centro cittadino. Se la testa del bambino non fosse stata protetta dal caschetto, l’esito avrebbe potuto essere molto, ma molto grave. Invece, il ciclista dodicenne se l’è cavata con soli 7 giorni di prognosi.

L’incidente, avvenuto una settimana fa, è stato rilevato dalla Polizia Locale di Ancona che ancora una volta sottolinea l’importanza della prevenzione e dell’utilizzo del caschetto per i ciclisti su strada.
«Un recente sinistro stradale tra una vettura ed un velocipede, ha messo in evidenza ancora una volta che indossare il caschetto in bici può salvare la vita. Ad oggi– spiega la Comandante della Polizia Locale di Ancona, Liliana Rovaldi – non vige l’obbligo di indossare tale strumento nonostante, nel recente passato, siano stati presentati alcuni disegni di legge che vanno in tale direzione. Tuttavia gli operatori di Polizia Locale, impegnati quotidianamente nella rilevazione degli incidenti stradali, possono testimoniare che in caso di urto un semplice caschetto può fare la differenza».

L’appello è rivolto in particolare ai genitori dei più piccoli. «Crediamo sia fondamentale educare i bambini al corretto comportamento da tenere quando si è in bici, far conoscere il significato dei principali cartelli stradali ed infine fare indossare le opportune protezioni», prosegue la comandante Rovaldi.

Se quando si utilizza la bicicletta l’utilizzo del casco è una buona prassi salva-vita, questo diventa obbligatorio per i minorenni che si mettono alla guida di un monopattino elettrico. Lo prevede la Legge 160/2019 dove viene inoltre specificato che possono circolare su monopattino elettrico solo chi ha compiuto i 14 anni.
«Fino alla fine del 2019 il Comando svolgeva anche degli incontri presso le scuole per parlare di prevenzione e far conoscere le regole del Codice della Strada. Purtroppo la pandemia ha bloccato tutte le iniziative in tal senso. Speriamo di poter iniziare di nuovo il prossimo anno scolastico», conclude la comandante Rovaldi.