ANCONA – Cresce il numero degli incidenti stradali nelle Marche. Guardando ai dati rilevati dal Compartimento di Polizia Stradale sul territorio regionale il maggior numero di questi avviene nella viabilità ordinaria, ovvero strade statali, provinciali e comunali. Ad illustrare i numeri e ad interpretare i dati è Rita Padovani, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato presso il Compartimento Polizia Stradale Marche.
Raffrontando gli ultimi tre anni il trend emerge con chiarezza: nel 2021 erano stati rilevati dalla Polstrada 18 incidenti mortali, di cui 4 in autostrada, e 1.045 feriti (217 in autostrada), nel 2022 si era registrato un calo nel numero dei mortali (16 di cui 7 in autostrada), mentre invece i feriti erano in crescita (1.155 di cui 247 in autostrada). In questo primo scorcio del 2023 (dato aggiornato al 23 marzo) sono già 6 gli incidenti mortali avvenuti sulle strade marchigiane, dei quali 4 si sono verificati in A14. I feriti registrati da inizio anno sono 172 feriti, 42 dei quali coinvolti in incidenti stradali avvenuti in autostrada.
«Il luogo in cui registra in assoluto la maggiore sinistrosità è la viabilità ordinaria – spiega Rita Padovani – e se nel 2022 c’era stato un calo delle vittime, se la tendenza di questi primi tre mesi del 2023 fosse confermata, andremo bel oltre il dato relativo al 2022». Numeri, quelli marchigiani, sostanzialmente «in linea con i dati nazionali». A preoccupare è la situazione dei cantieri autostradali nel tratto dell’A14 tra Pedaso e San Benedetto del Tronto, «anche se ben segnalati, alcuni utenti ignorano le regole prudenziali, come regolare la velocità e prestare la massima attenzione».
«Certo che il cambio di carreggiata in alcuni tratti non ha aiutato – prosegue – e in seguito all’incidente avvenuto nel mese di febbraio, è stato rimosso durante le ore diurne». Tra le cause principali di incidenti c’è il calo di attenzione, spiega il commissario capo: «Guidiamo in maniera meccanica e automatica, mentre invece alla guida dovremmo essere presenti e comprendere che si tratta di una attività pericolosa».
«Sulla strada – prosegue – si muovono molte utenze, non ci sono strade dedicate ai ciclisti o all’autotrasporto, l’unico modo per circolare in sicurezza è il rispetto delle regole, mantenere una velocità commisurata, specie su strade trafficate, con scarsa visibilità e con fondo stradale bagnato o disconnesso».
Tra le altre cause di incidente c’è la disattenzione collegata all’utilizzo dello smartphone alla guida. In crescita l’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti, dati, precisa il commissario capo Padovani che balzano all’occhio dopo due anni di pandemia, quando i controlli erano stati sospesi per ragioni igieniche legate al rischio di trasmissione del virus.