ANCONA – A un mese dalla riapertura delle scuole e dalla ripresa delle attività sportive sono già iniziate a circolare le prime forme virali respiratorie. Tra i virus che colpiscono i bambini c’è anche il Covid e da qui a qualche settima farà la sua ricomparsa l’influenza stagionale. Per questo la pediatra Arcangela Guerrieri, membro del comitato tecnico vaccinale della Regione invita le famiglie a fare attenzione ai bambini.
«Anche quest’anno avremo una doppia circolazione, quella del virus Covid-19 e dell’influenza stagionale – dice -: la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata anche in età pediatrica dai 6 mesi ai 6 anni, anche nei bambini sani, così come è raccomandata la vaccinazione anti-Covid, dai 6 mesi all’età adulta». Secondo la pediatra sarebbero diversi i casi Covid tra i bambini, un fenomeno sottostimato perché molti non fanno il tampone e scambiano il virus per altre forme respiratorie, vista anche la sovrapposizione dei sintomi: febbre, raffreddore, naso chiuso e tosse.
La campagna vaccinale contro il Covid e contro l’influenza stagionale ha preso avvio ieri, 12 ottobre: «I vaccini sono arrivati tutti in tempo, e già da ieri abbiamo iniziato a somministrarli, e in ambulatorio la seduta era piena, i genitori per fortuna sono abbastanza sensibili a questo tema».
L’influenza è una malattia virale e la vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenirla, ricorda la pediatra, e per ridurne le complicanze. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito alle persone con più di 60 anni, alle donne in gravidanza e post partum, ai ricoverati in lungodegenza, alle persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario, ad alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di polizia e vigili del fuoco, allevatori o chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue.
In età pediatrica la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata per le categorie a rischio come bambini con malattie croniche quali cardiopatie congenite, diabete e fibrosi cistica, asma. I pediatri possono vaccinare i bambini anche con lo spray nasale, meglio accettato di una iniezione, specie dai più piccoli, e più proteggente, spiega la dottoressa Guerrieri. «Una sola dose di vaccino antinfluenzale – dice – è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dei bambini al di sotto dei nove anni di età, mai vaccinati in precedenza, a cui si raccomandano due dosi da somministrare a distanza di almeno quattro settimane».
«In inverno circolano anche altri virus che provocano febbre e raffreddore – prosegue – spesso scambiati per influenza. Contro questi virus il vaccino non è efficace, perché protegge solo da quelli influenzali. Il vaccino viene somministrato con un’iniezione intramuscolo, nella parte superiore del braccio negli adulti e nel muscolo antero-laterale della coscia nei bambini di età inferiore ai due anni. Il vaccino LAIV (spray) viene somministrato, nei bambini, per via intranasale, sotto forma di una dose suddivisa nelle due narici. I bambini marchigiani potranno vaccinarsi nello studio del proprio pediatra».
Proprio per aprire un focus sulla vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica il 7 ottobre si è tenuto un convegno al Ridotto delle Muse ad Ancona a cui hanno partecipato i pediatri marchigiani, organizzato dalla dottoressa Guerrieri. Il convegno è stato l’occasione per riflettere su alcune criticità legate all’esecuzione della vaccinazione antinfluenzali negli studi dei pediatri di libera scelta con i direttori del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) e ribadire l’importanza di vaccinare i bambini con patologie: al convegno sono intervenuti diversi specialisti, tra i quali il cardiologo Capestro, la diabetologa Tiberi, l’infettivologa Carloni, lo pneumologo Volpini e la referente del Centro Fibrosi Cistica del Salesi di Ancona Fabbrizzi.