ANCONA – Sono stati nominati i commissari per le tre infrastrutture strategiche delle Marche che procedono verso la realizzazione, dopo decenni di pantano, sulla scia del “Modello Genova”. Fra le infrastrutture che si avviano verso lo sblocco, ci sono due opere stradali, la E78 Fano-Grosseto e Strada Statale 4 Salaria, e una opera ferroviaria, la Orte-Falconara. Commissario per la Fano-Grosseto è stato nominato l’amministratore delegato Anas Massimo Simonini, Fulvio Soccodato (Anas) per la Salaria e Vincenzo Macello (RFI, Rete Ferroviaria Italiana) per la Orte-Falconara.
Il parere delle commissioni competenti è stato trasmesso ieri (mercoledì 20 gennaio) al Parlamento con il primo elenco di opere infrastrutturali strategiche e le relative nomine dei commissari. «Un segnale importante in questo momento così difficile – dichiara il sottosegretario al Mise, Alessia Morani – , sono soddisfatta. Il “Modello Genova” ci consente di proseguire spediti con la realizzazione di strade e ferrovie fondamentali per lo sviluppo del paese e della regione». Morani sottolinea poi che si tratta di «infrastrutture attese da anni dai nostri cittadini che favoriranno lo sviluppo economico dei nostri territori e che renderanno le nostre imprese più competitive e capaci di creare lavoro».
Altra opera fondamentale per le Marche è il porto di Ancona, snodo strategico sia dal punto di vista commerciale che turistico: in ballo c’è la nomina della presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, con Rodolfo Giampieri che ha guidato l’Autority dal 2016. «Abbiamo fatto pressing per la riconferma di Rodolfo Giampieri con un documento sottoscritto dalle istituzioni locali – spiega Alessia Morani – , mi auguro che la prossima buona notizia sia proprio questa».
A sottolineare l’importanza del prossimo avvio delle opere infrastrutturali per le Marche è il presidente della Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture del Senato Mauro Coltorti: «Dopo decenni si sblocca una delle più antiche “incompiute” del Centro Italia che connetterà Toscana, Umbria e Marche. La Fano Grosseto, anche nota come E78, la cui progettazione risale agli inizi degli anni ’80, potrà finalmente essere completata con somma soddisfazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle e di tutti i cittadini che vivono o lavorano nei comuni che gravitano intorno a questa direttrice».
Uno dei nodi più critici di questa tratta, per la quale il senatore aveva eseguito anche dei sopralluoghi, era proprio la viabilità a senso unico alternato. «La Galleria della Guinza, inizialmente progettata a doppio senso di circolazione, fu realizzata prima della tragedia della Galleria del Monte Bianco che determinò una revisione delle normative di sicurezza per i tracciati in galleria europei – spiega il senatore Coltorti – decretando l’inutilizzo del tunnel che non rispondeva più agli aggiornati standard».
Il senatore annuncia che la prossima settimana il progetto preliminare andrà al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Mit dopodiché Anas realizzerà quello definitivo che sarà appaltato entro l’anno. «I lavori, che ammontano a 86 milioni di euro, riguardano anche l’adeguamento delle due corsie dei lotti 2 e 3 già finanziati (59,3 milioni di euro da Anas e 26,7 dal Mit)».