ANCONA – Per la prima volta nella storia le radio italiane hanno trasmesso in maniera unificata l’Inno d’Italia. Il Paese si è stretto tutto sotto la stessa bandiera ritrovando nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus quell’unità riscoperta in questo momento di grande difficoltà per la nostra Nazione. Dal nord al sud del Paese il flashmob radiofonico andato in onda alle 11 di oggi hanno risuonato non solo l’Inno di Mameli, ma anche Azzurro, La Canzone del Sole e Nel Blu Dipinto di Blu, brani che hanno fatto la storia della musica italiana.
Tanti i marchigiani che hanno aperto le finestre e si sono riversati sui balconi per intonare all’unisono i brani che hanno risuonato fra le vie deserte. Una lunga onda sonora che ha emozionato e ha fatto venire la pelle d’oca a molte persone che hanno esposto al bandiera italiana alle finestre. «Non sono mai stata una persona dallo spirito patriottico, ma devo ammettere che mi sono commossa ad ascoltare l’Inno – spiega Martina, 25 anni di Fabriano -. Questo è un momento che non avrei mai pensato di vivere, la nostra vita è stata stravolta, ma voglio essere fiduciosa che andrà tutto bene, proprio come dice l’hashtag».
«Ascoltando l’Inno ho sentito scorrere un brivido di emozione – racconta Raffaella Bellelli, 46 anni di Ancona – , dalla commozione per l’unione degli Italiani e per il modo in cui stiamo affrontando questo mostro, con forza e coraggio, a volte piangendo e a volte alzando il capo in segno di fierezza. Questo inno ci tiene uniti a distanza e ci fa riscoprire una Italia pronta a combattere una guerra importante, quella contro il virus. Uniti ce la faremo. Forza Italia».
«Ascoltare l’Inno in questi giorni è come sentire la voce dei nostri nonni caduti per la patria che rinnovano il sangue versato per noi», dichiara Andrea Baldoni, 62 anni di Ancona.