Ancona-Osimo

Interinali nelle prefetture e questure nelle Marche: mobilitazione di Nidil Cgil per 40 lavoratori

La categoria sindacale chiede percorsi di stabilizzazione per 40 atipici su 300 impegnati nella pubblica amministrazione che rischiano nel 2022 di restare senza una occupazione

Da sinistra Loredana Guerrieri, Nidil Macerata, Elisa Marchetti, Nidil Ancona e Valentina D'Addario, Nidil Pesaro

ANCONA – Avviare percorsi per la stabilizzazione dei lavoratori interinali impiegati nelle prefetture, questure e commissioni territoriali delle Marche. È la richiesta della Nidil di Cgil, la categoria sindacale che rappresenta i lavoratori atipici.

Nelle Marche sono circa 300 i lavoratori interinali nella pubblica amministrazione (esclusa la sanità), 40 dei quali sono impegnati nelle pratiche di immigrazione ed emersione del lavoro nero in prefetture, questure e commissioni territoriali. Lavoratori che rischiano nel 2022 di ritrovarsi senza una occupazione.

Un lavoro di grande competenza e professionalità, che non può essere disperso, come evidenziato dal sindacato, anche in considerazione di un incremento dei flussi migratori atteso per il 2022.

Per questi lavoratori, con contratto in scadenza al 14 dicembre, si è aperta una vertenza nazionale che vede il sindacato impegnato nel cercare di avviare un percorso di stabilizzazione per evitare il rischio che dal 15 dicembre possano restare senza lavoro.

Una prima rassicurazione è arrivata dal Ministero dell’Interno, nel corso di un incontro con i rappresentanti sindacali, avvenuto il 3 dicembre, nell’ambito del quale, spiega Elisa Marchetti, del Nidil Ancona, sarebbe arrivato l’impegno alla proroga fino al termine dello stato d’emergenza, attualmente fissato al 31 dicembre, ma la cui proroga fino a fine marzo era già stata ventilata da vari rappresentanti del governo.

«Vigileremo sull’effettuazione della proroga per i lavoratori – spiega – e chiediamo di approfittare di questi tre mesi per avviare una discussione con il Ministero sulle diverse prospettive che possono aprirsi per quest lavoratori». Marchetti evidenzia che a livello nazionale prefetture e questure sono sotto organico, con una carenza di personale che tocca il 20%, per cui un rinnovo de lavoratori «sarebbe funzionale» anche in questo senso.

Chiaro che per stabilizzare questi lavoratori serviranno concorsi e procedure ad hoc, ma il sindacato non molla. Diversi gli incontri del Nidil con i prefetti delle Marche sulla vertenza, nell’ambito dei quali, osserva Valentina D’Addario del Nidil Pesaro, i prefetti «si sono mostrati sensibili nei confronti dell’elevata mole di lavoro svolto» dagli interinali.  Il sindacato ha incontrato i prefetti di Ancona, Pesaro Urbino e Macerata.