ANCONA – Un progetto di identità web del Made in Marche. È quello lanciato all’Internet Governance Forum Italia 2022 (IGF) dal presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini. Giunto oggi alla sua seconda giornata. L’evento è stato promosso per la prima volta nelle Marche, ad Ancona, alla Loggia dei Mercanti, dalla Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.
Numerosi gli eventi, sia in presenza che online, i cui risultati saranno discussi nel corso del 17esimo IGF globale dell’Onu, che si terrà dal 28 novembre al 2 dicembre ad Addis Abeba, in Etiopia. Al centro dell’importante iniziativa, l’evoluzione della governance di Internet, con riflessioni sui tanti aspetti della sfida del digitale, dai diritti dei lavoratori al metaverso, dalla trasformazione digitale degli enti locali agli open data.
Alla due giorni ha preso parte anche Andrea Beccalli in rappresentanza di ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, ente di gestione internazionale che tra le altre cose ha l’incarico di assegnare gli indirizzi IP e di gestire il sistema dei nomi a dominio. Beccalli ha evidenziato da un nome, dalla proprietà di un dominio, si può giocare la sorte di un brand, la sua presenza on line, la rintracciabilità e la fortuna dei prodotti.
«Le eccellenze come quelle marchigiane, della moda, dell’accoglienza, dell’agroalimentare – ha sottolineato – hanno un grande bisogno di identità e riconoscimento, specie in un mondo iperconnesso. Bene le piattaforme, bene i grandi player cui affidiamo i prodotti e riponiamo fiducia, facendo comunque mediare le nostre produzioni. Le istituzioni posso avere lo stesso ruolo».
Beccalli ha spiegato che ICANN gestisce domini generici di primo livello, di cui il più noto è il ‘.com’ «ma c’è processo di aprire questo domini, liberalizzarli e dare identità specifica, in modo che la rete possa crescere riuscendo anche ad essere locale e vicina ai consumatori rispondendo alla loro esigenza di fiducia. C’è una giusta politica conservativa, proteggiamo brand, made in, certo, ma bisogna anche aprirsi, costruire, riappropriarsi, è importante partecipare ai processi in ICANN per definire le regole dei nuovi nomi a dominio, per sfruttare al massimo queste opportunità e tutte le potenzialità della rete».
«Perché non costruire la propria identità di eccellenza produttiva regionale, un shoesmarche, madeinmarche dietro cui c’è direttamente tutto un mondo – ha detto il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini -, un ecosistema dove siamo quello che vendiamo senza appoggiarsi ad autorevolezza di altri. Il contatto con ICANN c’è, Camera Marche è pronta. Fiducia, identità e appartenenza sono i motori dell’economia di Internet (questo mix è alla base del successo delle piattaforme), questa è un’opportunità per costruire uno spazio “Marche” nel panorama globale di Internet».
Con l’occasione è stato presentato il protocollo stretto tra Camera di Commercio delle Marche e Regione per sviluppare il commercio digitale delle imprese. In una regione come le Marche, ricche di piccole e micro imprese, la trasformazione digitale rappresenta una vera e propria sfida che la Regione ha affrontato con una serie di strumenti: dagli incentivi alle imprese per la digitalizzazione a livello di organizzazione produttiva, commerciale e organizzazione del lavoro (impresa 4.0), per le imprese industriali, artigianali e commerciali, alle start ups innovative e digitali;, dalla formazione al Digital Innovation Hubs, fino alla ricerca e trasferimento tecnologico.
Il problema chiave delle Pm i (piccole medie imprese), ha spiegato è soprattutto a livello commerciale e nella capacità di collegarsi alle catene globali del valore. «La digitalizzazione e la vendita online è uno degli strumenti chiave per affrontare questo problema, con i limiti legati alla disponibilità di figure, competenze e modalità organizzative – ha osservato – . Il protocollo di intenti tra la Regione ed Amazon è una opportunità a favore di questi obiettivi».
Nel dettaglio il protocollo bilaterale, senza vincoli contrattuali, prevede il coinvolgimento di industria, commercio e artigianato, la valorizzazione delle best practices, puntando a dare visibilità alle imprese marchigiane. Un protocollo che incrocia la strategia della Regione Marche con due iniziative Amazon: Accelera con Amazon e Vetrina Made in Italy.
Accelera con Amazon, ha spiegato è il programma gratuito di formazione per la digitalizzazione delle PMI, con ICE, MIP, Confapi, Netcom, mentre «Vetrina Made in Italy» è il programma per promuovere e rendere visibili prodotti principalmente artigianali e agro-alimentari italiani, con distinzione regionale.
Una iniziativa che in base ai primi risultati illustrati da Bertini, ha garantito una vetrina virtuale a circa 100 aziende con 6.000 prodotti: dal ciauscolo alle calzature, dall’artigianato tipico e artistico, fino ai prodotti relativi al settore Casa e Arredo (design).
Nonostante la piccola dimensione, circa il 25% delle imprese esporta, ha spiegato il dirigente regionale, spiegando che l’Accademia virtuale dedicata al Made in Italy, vede la partecipazione di circa 90 imprese. Nell’ambito del protocollo è stato attivato un bootcamp di formazione per la vendita online, che ha avuto 115 registrazioni.