Ancona-Osimo

Poliziotto indagato per corruzione: «Ho fiducia nella magistratura», poi fa scena muta davanti al gip

Durante l'interrogatorio di garanzia, questa mattina, si è avvalso della facoltà di non rispondere l'agente di 54 anni, dirigente dell'Anticrimine al Commissariato di Senigallia. L'ispettore capo è indagato per aver venduto informazioni sensibili ad una agenzia investigativa di Modena

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Nessuna risposta al gip durante l’interrogatorio di garanzia del poliziotto dirigente dell’Anticrimine al Commissariato di Senigallia indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione. L’ispettore capo, questa mattina, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice Carlo Cimini, al tribunale dorico, dove è arrivato con due avvocati di Modena, Marco Tarantini e Francesco Varvaro in rappresentanza dell’avvocato Luca Andrea Brezigar, sempre di Modena, nominato come difensore di fiducia. I legali hanno preso tempo per studiare le carte e la linea difensiva e non escludono che il poliziotto possa rilasciare dichiarazioni spontanee più avanti. Uscendo da palazzo di Giustizia, l’ispettore capo ha detto: «Ho fiducia nella Magistratura, quelli che mi conoscono sanno come sono». L’ispettore capo in questi giorni ha ricevuto messaggi di solidarietà da colleghi e cittadini.
L’avviso di garanzia gli era stato notificato venerdì scorso dalla squadra mobile di Ancona, dopo una indagine durata quasi un anno. Al poliziotto vengono contestati circa cento accessi al mese al sistema informatico della polizia e al quale si sarebbe collegato per raccogliere informazioni su persone da girare poi, a pagamento, ad una agenzia investigativa di Modena che le utilizzava per conto di aziende che dovevano assumere personale. Accuse respinte dalla difesa dell’indagato. Il poliziotto attualmente è sospeso dal servizio e gli sono stati tolti distintivo e pistola.