Ancona-Osimo

Ipotesi rimpasto giunta, maggioranza in fibrillazione. Faccia a faccia nella Lega

A traballare sarebbero le poltrone dell'assessore con deleghe economiche Andrea Maria Antonini, dell'assessora fabrianese alla cultura Chiara Biondi e dell'assessore alla sanità nonché vice presidente della giunta Filippo Saltamartini

Il palazzo della Regione Marche

ANCONA – Maggioranza in fibrillazione per l’ipotesi di un rimpasto della giunta regionale con la Lega che vorrebbe cambiare, stando ai rumors, i tre assessori in quota al partito. A traballare sarebbero le poltrone dell’assessore con deleghe economiche Andrea Maria Antonini, dell’assessora fabrianese alla cultura Chiara Biondi e dell’assessore alla sanità nonché vice presidente della giunta Filippo Saltamartini.

Le prime voci erano circolate già venerdì sera dopo la festa della Lega a Macerata alla quale avevano preso parte anche il leader del partito Matteo Salvini e il deputato fanese Mirco Carloni. Nella stessa occasione era stato formalizzato l’ingresso di due nuovi consiglieri regionali nella Lega: l’ex pentastellata Simona Lupini e il consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli.

Poi ieri sera a dar corpo alle ‘voci’ un comunicato stampa flash della Lega nel quale la segretaria regionale e deputata Giorgia Latini parlava di «un concreto e cordiale incontro con il governatore Francesco Acquaroli» (sabato, ndr). «La Lega – si legge ancora nella nota – ribadisce l’impegno per un centrodestra unito e una giunta sempre più efficace. L’obiettivo di tutta la coalizione è concludere il mandato concretizzando gli impegni presi con gli elettori, rafforzando il governo della Regione. Al centro del nostro impegno ci sono e ci saranno sempre e solo gli interessi dei cittadini».

Secondo voci di corridoio, però, il governatore Acquaroli non sarebbe favorevole a un nuovo rimpasto, il secondo della giunta regionale dopo quello dell’anno scorso con l’elezione in Parlamento degli ex assessori leghisti Giorgia Latini e Mirco Carloni e dell’ex assessore di Fratelli d’Italia Guido Castelli. Sarebbero contrari all’ipotesi anche gli ‘alleati’ della coalizione (Fratelli d’Italia e Forza Italia) e divisioni ci sarebbero anche all’interno della stessa Lega con alcuni consiglieri regionali del partito che, secondo i rumors, sarebbero rimasti ‘sorpresi’ dalla possibilità di un rimpasto.

A gettare benzina sul fuoco è il Partito Democratico. Sulla questione è intervenuta la consigliera regionale del Pd Manuela Bora che attraversi una nota stampa ha espresso «grande preoccupazione» per «la spaccatura della maggioranza Acquaroli. I due assessori della Lega, Saltamartini e Antonini, titolari di deleghe strategiche come Sanità e Attività Produttive, sono stati sfiduciati dal loro stesso partito, confermando la nostra valutazione negativa sul loro operato. Con un Piano sociosanitario approvato solo un mese fa e tutto da attuare, la situazione economica in cui versano le imprese marchigiane, la nuova programmazione comunitaria e la riduzione di 450 milioni di euro per i progetti del PNRR, si evidenzia la totale indifferenza del centrodestra marchigiano verso le problematiche dei suoi cittadini – continua la dem -, focalizzandosi piuttosto sui centri di potere. Il tutto a danno della sanità, delle aziende e dell’agricoltura. Se questa è la situazione, Acquaroli ne prenda atto e si torni al voto».

Intanto nelle ‘stanze’ della Lega a Palazzo delle Marche, è in corso un faccia a faccia tra i vertici del partito per cercare di chiudere il cerchio sulla questione: tra i papabili sostituti ci sarebbero Mauro Lucentini e Monica Acciarri. Il governatore Acquaroli è fuori dalle Marche, si trova a Torino per il Festival delle Regioni, dove ha coordinato il tavolo per lo sviluppo e rientrerà solo mercoledì. Il nervosismo però non manca nei corridoi di Palazzo Raffaello, tra gli alleati, che ritengono la situazione ‘una questione interna alla Lega’: il timore è quello di elezioni anticipate.

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