ANCONA – Via libera all’unanimità nel Consiglio regionale del 14 maggio alla mozione congiunta dei consiglieri Gianluca Busilacchi, Articolo 1, Enzo Giancarli, Pd, e Gianni Maggi, Movimento 5 Stelle. Obiettivo trovare una sede, possibilmente unica, per le associazioni e gli istituti storici del territorio che conservano e tramandano la memoria delle Marche, tra i quali la Deputazione di Storia Patria, l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, l’Istituto Gramsci Marche, l’Associazione Mazziniana Italiana, l’Istituto Storia Marche, l’Anpi Marche e molti altri. Una sede unica semplificherebbe, infatti, la consultazione del materiale a studenti e ricercatori che in questo modo avrebbero tutto a portata di mano senza doversi spostare.
Inizialmente per gli uffici, gli archivi e le biblioteche storiche era stata ipotizzata una collocazione presso il Palazzo del Mutilato di Ancona, ma questa soluzione è successivamente sfumata, perché la sede è stata destinata ad ospitare gli uffici dell’Asur che si spostano da via Oberdan.
«Ci siamo impegnati a trovare una soluzione che dovremo poi provvedere a regolamentare dal punto di vista giuridico ed economico, trattandosi di immobili pubblici – spiega l’assessore Fabrizio Cesetti -. Via Cialdini potrebbe rappresentare una bella soluzione ma occorre ristrutturare. Dovremmo procedere a delle verifiche in tempi brevi, ma alla fine troveremo una soluzione».
Sul Palazzo del Mutilato, Cesetti spiega che si tratta di «un’operazione straordinaria perché oltre a riportare all’antico splendore un edificio storico che per di più insiste nel centro cittadino, permetterà alla Regione di risparmiare gli oltre 200mila euro di affitto dell’attuale sede Assam». Infatti, concedendo all’Asur il Palazzo del Mutilato, la Regione otterrà in permuta due padiglioni dell’ex Cras, dove verranno trasferite le sedi di Asur e Assam. Un’operazione che porterà nuovamente al centro di Ancona uffici regionali strategici, ma Cesetti pensa anche alla possibile realizzazione di un polo culturale.
Esprime grande soddisfazione per l’approvazione unanime della mozione, il consigliere Gianluca Busilacchi promotore del documento: «Questo dimostra che quando si guarda all’interesse comune, e lo si fa con un metodo di lavoro condiviso, arrivano risultati politici ampi e si evitano divisioni inutili. Ora credo che sarà bene continuare a verificare che l’impegno assunto dall’Assemblea legislativa delle Marche venga portato a termine. Qual’ora il Palazzo del Mutilato fosse stato destinato ad associazioni culturali della città e della Regione – prosegue – avremmo raggiunto due risultati in un colpo solo: recuperare un palazzo storico di indubbio valore e restituirlo alla città nel modo migliore facendolo frequentare da chi vive la vita culturale cittadina e regionale. Purtroppo l’accordo con la Prefettura non è andato in porto, però, è all’iter conclusivo un altro accordo con l’Asur che potrà restituire questo palazzo. Un risultato importante che ho perseguito da molti mesi, per cui vorrei ringraziare il Comitato cittadino che si è attivato per il recupero di questo bene, senza il quale, probabilmente, noi non avremmo avuto la sufficiente attenzione rispetto a questa importante battaglia».
Prossima meta di Busilacchi, quella di una cittadella culturale che possa contenere i luoghi della memoria, gli archivi e le biblioteche delle associazioni storiche. «Un obiettivo qualificante e importante – spiega -, penso a luoghi come la sala borsa di Bologna quello è il sogno. Credo che dovremmo creare un contenitore culturale di cui la città di Ancona sente il bisogno, a servizio di Ancona e di tutta la Regione». Busilacchi si dice favorevole alla soluzione di via Oberdan ma non nasconde che il suo sogno è il Cras, «un luogo bellissimo che purtroppo è poco frequentato dagli anconetani perché da sempre sede di uffici».
«Queste associazioni riunite in comitato hanno un patrimonio librario importantissimo – spiega il capogruppo del Movimento 5 Stelle Marche, Gianni Maggi -. Indipendentemente da tutto, lì dentro c’è la nostra storia, la storia di noi marchigiani, da destra a sinistra. Dalla democrazia cristiana al partito comunista. Un archivio aperto ai cittadini, agli studenti, una ricchezza fruibile da tutti. È un delitto che questo patrimonio non sia a disposizione di tutti. Queste associazioni – conclude -, specchio del nostro modo di essere, della nostra storia, non devono più essere abbandonate all’incuria e al disinteresse. Per questo chiediamo alla Giunta di sistemare la nostra storia, un passato politico, civile e sociale. Questa è una mozione di cultura e di civiltà».