ANCONA – Disco verde per la legge regionale che istituisce un “Itinerario ebraico marchigiano”. L’approvazione all’unanimità, oggi nell’Aula del Consiglio regionale. Obiettivo del provvedimento, di cui il primo firmatario è il capogruppo dei Civici Marche, Giacomo Rossi, è quello di promuovere la memoria storica del popolo ebraico nelle Marche, specie per quanto concerne le persecuzioni subite nei secoli da questo popolo.
A sottoscrivere la proposta di legge sono stati anche i consiglieri della Lega Antonini, Latini, Marinelli e Bilò, i capigruppo di Fratelli d’Italia, Ciccioli e di Forza Italia Marcozzi, mentre ad illustrate il provvedimento in Aula, oltre al primo firmatario anche il consigliere regionale dei dem Andrea Biancani relatore di minoranza.
Si tratta di «un itinerario turistico e memoriale che mette insieme tutti i luoghi marchigiani che hanno visto la presenza della comunità ebraica nei secoli» ha spiegato il consigliere regionale Giacomo Rossi che nel mese di gennaio aveva presentato una mozione che ha poi dato vita alla proposta di legge approvata oggi – 27 luglio – in Consiglio regionale.
I comuni inseriti nell’Itinerario
In questa prima fase sono 25 i comuni che entreranno a far parte dell’itinerario, ovvero quelli «che hanno testimonianze storico-architettoniche» di questo popolo come ha spiegato il consigliere Rossi. In provincia di Pesaro-Urbino ci sono Apecchio, Barchi (Terre Roveresche), Fano, Mondavio, Mondolfo, Pergola, Pesaro, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Urbino; in provincia di Ancona, oltre al capoluogo, Castelleone di Suasa, Jesi, Osimo, Senigallia; nel Maceratese ci sono Camerino, Corridonia, Macerata, Recanati, San Severino, Tolentino; in provincia di Ascoli Piceno, Ascoli e Ripatransone, mentre nel Fermano, ci sono Fermo e Monterubbiano. Ma la rete dei siti potrà essere successivamente integrata, anche su segnalazione delle amministrazioni locali.
Le risorse
La legge finanziata con 15 mila euro, prevede l’istituzione di un Comitato che coordinerà gli interventi, con la presenza di rappresentanti della Comunità ebraica e del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia. I contributi andranno a finanziare progetti ad hoc, fra i quali itinerari didattico-informativi, visite guidate, studi e ricerche, manifestazioni come convegni, programmi educativi e mostre.