ANCONA – La giunta Silvetti presenta la manovra di bilancio di previsione 2024, una manovra da 135 milioni di euro di spesa corrente che dovrà essere approvata entro l’anno, e lo fa tenendo conto di diversi aspetti, con l’obiettivo di far quadrare i conti comunali ma anche di salvaguardare le categorie più deboli e dare risposte concrete alle esigenze dettate dal sociale, con due milioni di euro in più rispetto al precedente bilancio di previsione 2023 varato dalla precedente amministrazione. Senza ritoccare tariffe e tributi. «Dopo trent’anni il fatto di aver messo mano a un bilancio così ingessato e complesso, ereditando alcune sindacature in cui ci sono stati problemi finanziari evidenti, e di essere riusciti a varare un bilancio senza aumentare tariffe e tributi ma addirittura prevedendo riduzioni importanti e contributi rilevanti a affitti, bollette e sociale, fa di questa manovra un bilancio ad attrazione sociale molto evidente – ha spiegato il sindaco Daniele Silvetti –. Non solo per l’attenzione che rivolgiamo alle fasce deboli ma anche per aspetti più complessi, come l’attenzione verso la tutela dell’ambiente e la qualità della vita dei cittadini».
Il sindaco è poi entrato nel dettaglio di alcuni aspetti, come quello del piano di inquinamento ambientale, ma anche del G7 sanità: «Abbiamo i 200mila euro per il Pia2, con cui riattiviamo qualcosa che era stato messo nel cassetto, rilanciando la strategia di attenzione e monitoraggio del territorio, per la tutela della qualità della vita e della salute del cittadino. Stiamo portando avanti la riorganizzazione del Comune, che comporta un ulteriore sforzo, guardiamo in prospettiva, al futuro. Un’amministrazione per essere competitiva non deve solo tenere in ordine i numeri, ma aumentare i flussi tramite operazioni di risparmio. Il prossimo G7 sanità ci consentirà con la Regione di mettere mano a opere di manutenzione e promozione del territorio. Pur essendo il primo bilancio lo ritengo molto soddisfacente: non grava sulle spalle dei cittadini, va incontro alle fasce più deboli e mette in moto un circolo virtuoso che ci consente di cominciare a intravedere nuove risorse».
«Dal punto di vista tecnico è un bilancio in equilibrio – ha illustrato il vicesindaco e assessore al bilancio, Giovanni Zinni –, che ha dovuto affrontare criticità importanti, ma che complessivamente ci consente di dire che rispetto al precedente aumenta il suo raggio d’azione di circa 2,2 milioni di euro in più. Poco meno di 135 milioni di euro di spesa corrente. I punti di criticità: un bilancio che copre l’anno d’esercizio come bilancio tecnico, copriamo costi, contratti, servizi, tutto quello che sappiamo già che ci sarà. Poi ci sono discipline che oltre alla copertura tecnica hanno quella politica: manutenzioni, verde, lavori pubblici, ci sono cifre importanti che consentiranno all’amministrazione di attuare parte del suo programma, a partire dal piano triennale delle opere pubbliche. Ma è un bilancio aperto che verrà revisionato nel corso dell’anno per quei settori che riguardano la vita della città, l’attrattività, la cultura, i grandi eventi, le politiche giovanili. Su queste voci abbiamo inserito a bilancio un minimo di partenza necessario per gestire subito l’avvio di tutte le attività. Ma visto che questo è un lavoro che si fa anche con i privati il bilancio resta aperto e verrà revisionato e variato nel corso dell’anno».
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Zinni ha però ricordato anche i punti di forza del bilancio di previsione 2024: «Partiamo da due dati che sono certi e che nella loro natura non erano toccabili. Il primo: con grandissimo senso di orgoglio il primo bilancio Silvetti rivendica di non aver aumentato i tributi, in particolare la nuova imposta Cup che ci fornisce 3mln di euro e noi non l’abbiamo aumentata. E restano identiche tutte le tariffe del nostro Comune, zone blu, servizi cimiteriali e altro. Quanto all’aumento del costo della Tari, con i sindacati abbiamo raggiunto l’accordo stanziando la cifra di 245mila euro per contributi sugli affitti per le fasce Isee meno agiate. Più un contributo per caro bollette di 300mila euro. Quindi oltre 500mila euro per le fasce Isee in difficoltà. Aggiungo che nonostante le criticità e le difficoltà, abbiamo e diamo una risposta forte all’opposizione: complessivamente ai servizi sociali mettiamo in bilancio una previsione di due milioni di euro in più rispetto al precedente bilancio, per interventi su minori e disabili.