ANCONA – Nella tarda serata di ieri 26 agosto, intorno alle 20, è giunta presso la sala operativa della Questura dorica una telefonata da parte di un uomo che, in modo agitato, ha riferito ai poliziotti che si sarebbe portato da un suo conoscente per aggredirlo.
I poliziotti si sono subito messi alla sua ricerca, raggiungendone l’abitazione al fine di evitare che potesse compiere ciò che aveva minacciato. Tuttavia l’uomo, italiano di circa 50 anni, non era presente in casa in quel momento. Nel frattempo con un’altra telefonata alla Sala Operativa della Questura un secondo uomo segnalava di essere stato minacciato ed aggredito verbalmente dal cinquantenne, presso un esercizio commerciale di Corso Matteotti.
Giunti immediatamente sul posto i poliziotti hanno identificato colui che aveva effettuato la prima chiamata alla sala operativa e gli hanno chiesto spiegazioni in merito alla vicenda. Il 50enne ha riferito di essersi portato presso l’esercizio commerciale in quanto, a suo dire, il titolare, vittima delle sue minacce, aveva assunto un dipendente poi risultato positivo al Covid. Il cinquantenne, frequentatore abituale del locale, sosteneva di aver contratto il virus a seguito di tale frequentazione e conseguentemente, vivendo insieme all’anziana madre, avrebbe trasmesso il virus anche alla donna. Per tale motivo lo stesso aveva deciso di aggredire verbalmente e minacciare il titolare dell’esercizio commerciale, ritenendolo responsabile della malattia virale contratta dalla madre.
I poliziotti hanno reso la parte offesa edotta delle proprie facoltà di legge e calmato il cinquantenne, intimandogli di non reiterare più tali atteggiamenti.