ANCONA – Ad Ancona la prima street parade delle Marche: circa 2000 persone al corteo. Gli organizzatori – per l’esattezza – parlano di «2500 persone». La manifestazione si colloca in una iniziativa nazionale.
Prima delle Marche, la Street parade si è svolta in Emilia Romagna, a Bologna, ma anche nel capoluogo campano e a Firenze. Non si tratta proprio di un Pride Lgbtiq+, benché l’organizzazione – per certi versi – un po’ lo ricordi.
A dire il vero, evidenziano Vittorio e Arianna, due degli organizzatori, «c’è anche l’elemento Lgbtiq+, ma questa iniziativa – sottolineano – nasce come contestazione al decreto rave, alle restrizioni e alle pressioni del governo nei confronti dei movimenti culturali e delle politiche giovanili».
Musica, carri colorati e canti sotto gli occhi vigili della Polizia di Stato che, insieme ai Carabinieri, ha scortato il lungo serpentone per le vie del centro. I blindati dei militari si sono mossi all’unisono con le pattuglie della polizia locale, impegnata a regolare il traffico.
Tutto è andato liscio, nonostante la pioggia abbia fatto temere il peggio, in termini di presenze: «No, non ci ha fatto paura il meteo. Anche perché – commentano Vittorio e Arianna – lo spirito di chi segue e di chi partecipa a queste iniziative è più forte dell’acqua».
Quindi, il ritrovo alle 17 in piazza Pertini e la partenza, alle 18. Il cordone di gente ha attraversato Ancona, sotto gli occhi dei passanti: «È la prima volta che vedo un evento così ad Ancona» – dice la signora Umberta Saracini, seduta alla fermata dei bus di piazza Roma.
Il corteo – lo dicevamo – è partito da piazza Pertini, per svoltare poi in via Palestro. Quindi, ha imboccato corso Stamira e si è fermato nella centralissima piazza Roma, di fronte al rettorato dell’Università politecnica delle Marche.
Dopo una mezz’oretta, i 5 carri sono dunque partiti alla volta di piazza Kennedy e Porta Pia. Il finale si è tenuto alla fiera della Pesca, dietro la Mole Vanvitelliana, dove si è ballato e cantato fino a mezzanotte.