ANCONA – I carabinieri della Compagnia di Ancona, nella tarda serata di ieri (giovedì 28 luglio) nella zona del Piano hanno tratto in arresto un 39enne di origini tunisine, ritenuto responsabile dei reati di furto tentato e resistenza a pubblico ufficiale.
Si tratta del terzo arresto operato dagli uomini dell’Arma, coordinati dal capitano Manuel Romanelli, in meno di ventiquattro ore per reati di natura predatoria: soltanto nella precedente nottata infatti, quella tra il 27 e il 28 luglio, a finire in manette erano stati due giovanissimi, poco più che maggiorenni, che all’interno di uno stabilimento balneare del quartiere Collemarino avevano commesso una rapina in danno di una 25enne del posto.
L’attività odierna si inserisce all’interno di un servizio straordinario di controllo del territorio, voluto dal Comando Legione Carabinieri Marche e svolto anche nelle altre province, che ha condotto anche ad altri importanti risultati operativi.
I fatti si sono verificati intorno alle ore 21, quando una pattuglia della Stazione di Collemarino, nel percorrere corso Carlo Alberto, ha notato un uomo armeggiare con fare sospetto su alcune autovetture che erano state lasciate in sosta dai proprietari.
I militari hanno dunque proceduto ad avvicinarsi per controllarlo ma, alla loro vista, l’uomo si è dato alla fuga a piedi: è stato così inseguito e raggiunto dopo poche centinaia di metri, venendo infine bloccato non senza difficoltà.
Il 39enne, peraltro già conosciuto per precedenti di polizia, ha tentato in ogni modo di sfuggire agli operanti, innescando una piccola colluttazione in cui un carabiniere è rimasto ferito ad un ginocchio: il militare è stato costretto a ricorrere alle cure di personale sanitario dell’Ospedale Torrette di Ancona, ove è stato riscontrato affetto da contusioni varie, giudicate guaribili nel giro di alcuni giorni.
Il 39enne è stato così condotto presso gli uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona ove, al termine delle formalità di rito e alla luce delle evidenze raccolte a suo carico, è stato dichiarato in stato di arresto.
L’uomo è stato poi trattenuto presso le camere di sicurezza, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, in attesa di essere giudicato con la formula del rito direttissimo.