ANCONA – Bilancio di 2hands Ancona, «si è rivelata un successo la conferenza di 2hands Ancona ˈAdriatic Heroes + Viciniˈ, svoltasi domenica scorsa alle Officine MaSMo Sharing Mobility». A farlo sapere, è la presidenza dell’organizzazione dorica.
Quella che ha avuto lungo il weekend appena trascorso è stata «una full-house di quasi 100 persone presenti, con l’organizzazione di 2hands Ancona». È persino stata redatta una relazione sui rifiuti marini ritrovati in 69 interventi svolti (in 57 luoghi diversi) tra novembre e marzo. A parlare del report è stato il comitato scientifico di 2hands Organization, rappresentato da Enrico Altamura, Tommaso Mosca e Federica Altavilla.
Lo studio è stato possibile grazie alla messa in pratica del protocollo di raccolta dati 2hands svolto dalle sedi 2hands e da associazioni partner operanti sull’Adriatico. L’invito ad utilizzare il protocollo è rivolto a tutte le realtà associative o gruppi formali (e non), così da ottenere una condivisione degli impatti positivi sboccianti dalle attività virtuose pro ambiente. Questo darà un valore aggiunto alle attività di bonifica e permetterà di ottenere un quadro trasparente e chiaro sullo stato dell’inquinamento delle coste del Mare Adriatico.
«Siamo soddisfatti – dice Marco Morici, presidente 2hands Ancona – Puntavamo a condividere tematiche relative alla salvaguardia dell’Adriatico col maggior numero di cittadini possibile. E non solo hanno presenziato tantissime persone, ma hanno anche mostrato interesse e coinvolgimento in tutte le fasi dell’iniziativa».
Insieme ai giovani di 2hands Organization e 2hands Ancona, c’era anche Michele Polenta, assessore all’ambiente del Comune di Ancona, che ha presentato il progetto in atto con il CNR per sostituire le cassette di polistirolo con altre di plastica rigida riutilizzabile e rintracciabile tramite microchip, e il progetto in collaborazione con Vivaservizi e 2hands Ancona per incentivare i cittadini ad utilizzare l’acqua pubblica tramite distributori dell’acqua filtrata e fontanelle, diminuendo così l’acquisto di acqua in bottiglia di plastica.
«L’obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere un’ampia percentuale di persone per incoraggiare un cambiamento dal basso, partendo dai territori e dalle comunità», aggiunge il presidente di 2hands Organization, Riccardo Mancini. «È stato emozionante ospitare una conferenza di questo tipo per presentare i risultati ottenuti grazie all’aiuto di migliaia di volontari che ci hanno messo le mani insieme per ottenere città più vivibili, sane e pulite».
Lo studio è stato possibile grazie alla messa in pratica del protocollo di raccolta dati 2hands svolto dalle sedi 2hands e da associazioni partner operanti sull’Adriatico. L’invito ad utilizzare il protocollo è rivolto a tutte le realtà associative, così da ottenere una condivisione degli impatti positivi sboccianti dalle attività virtuose pro ambiente. Questo darà un valore aggiunto alle attività di bonifica e permetterà di ottenere un quadro trasparente e chiaro sullo stato dell’inquinamento delle coste del Mare Adriatico.
Sono intervenuti, tra gli altri, anche Federico Bigoni, vicepresidente di Federpesca che ha evidenziato «l’importanza della provenienza del prodotto ittico ad alto valore nutrizionale a km0 e della necessità di innovare le flotte pescherecce per tutelare l’ambiente e la salute dei lavoratori». È invece Alessandro Nardi (dottorando e ricercatore Univpm) che ha messo in luce il progetto Solving, mirato a trasformare i rifiuti plastici in risorsa sostenibile.