ANCONA- Educare i bambini delle scuole primarie marchigiane a sane abitudini alimentari, promuovere il corretto consumo di latte, yogurt e formaggio– sfatando le fake news sull’argomento- e avere la consapevolezza dell’origine dei prodotti, il loro legame con il territorio e con il mondo del lavoro e delle imprese.
È questo l’obiettivo del progetto “Latte nelle scuole”, finanziato dall’Unione europea e realizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo. Partner dell’iniziativa, giunta alla seconda edizione, la Camera di Commercio delle Marche che svolge il ruolo di istituzione di raccordo tra mondo dell’istruzione e tessuto produttivo imprenditoriale locale.
Al progetto, che terminerà il prossimo 31 maggio, hanno aderito oltre 7.300 alunni di 395 classi di 54 scuole della regione. I bambini hanno partecipato a delle visite educative, organizzate dalla Camera di Commercio delle Marche, presso le aziende del settore. Un’occasione importante per i più piccoli per vedere come vengono realizzati i prodotti latteo caseari che arrivano sulle tavole. Prodotti anche distribuiti nelle scuole per sensibilizzare e promuovere il consumo di latte in aula.
«Cerchiamo di fare sul territorio una cultura del latte, del formaggio e dei derivati e di fare educazione alimentare. Facciamo entrare i bambini delle scuole primarie nelle aziende per vedere la fase produttiva e rivalorizzare questi prodotti che a volte vengono abbandonati» spiega Tommaso Di Sante, componente di Giunta della Camera di Commercio delle Marche, settore Agricolo.
L’iniziativa si svolge in tutta Europa e vuole sia fronteggiare il calo della domanda del 20% circa che sta colpendo la filiera latteo-casearia, sia promuovere consumo di prodotti DOP e IGP, biologici e senza allergeni.
«Nelle Marche abbiamo tanti produttori di qualità che lottano giornalmente, abbiamo eccellenze biologiche. Grazie al cambio di legge nel 2017 sull’origine obbligatoria di latte e derivati, c’è una valorizzazione economica del territorio- afferma Di Sante-. Aiutiamo le nostre imprese puntando sul carattere distintivo della nostra agricoltura». Nelle Marche, nel 2018 l’export alimentare ha registrato un +8%, un risultato positivo rispetto ad altri settori.