ANCONA – Ex Verrocchio, lavori a singhiozzo, ma il completamento della nuova stazione bus extraurbani da nord dovrebbe avvenire entro la fine del 2025. I lavori a quello che sarà il parcheggio scambiatore all’ingresso della città, sono stati oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale, interrogazione posta dall’ex assessore e consigliere Stefano Foresi all’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini. «Chiedo comunicazioni e delucidazioni sul reale cronoprogramma dei lavori di ultimazione all’ex fornace Verrocchio che deve essere ultimata entro il 2025 e chiedo perché la rotatoria prevista in piazza Tre Mori sia stata spostata più a nord, vicino alla scuola ex Benincasa» ha detto Foresi.
«Questo cantiere è stato rifinanziato con un milione e 14mila euro che provengono dalla presidenza del Consiglio dei ministri per il piano di riqualificazione urbana – ha illustrato l’assessore Stefano Tombolini –. Sono soldi che dovremo spendere entro quella data di fine 2025. Il conto economico del cantiere era risultato insufficiente per realizzare la rotatoria prevista, così ci siamo fatti venire in mente di finanziare la rotatoria con i fondi frana, concedendo maggior respiro all’autorimessa affinché con tutti i soldi a disposizione finiscano le opere edili, con i 1.014mila euro si occupino di sistemazioni accessorie varie, e con i fondi frana messi nella variante al piano programma triennale la rotatoria di svolta. Altrimenti lì dove era prevista non avremmo avuto i soldi per farla. La rotatoria è condizione indispensabile per permettere l’inversione di marcia ai mezzi di trasporto pubblico. Il progetto che approveremo, tra rotatoria e sistemazione area ex Benincasa, sarà un progetto di respiro, nonostante l’area individuata sembri più piccola, ma è un progetto buono e di miglioramento rispetto alla precedente situazione».
Quindi Stefano Tombolini ha proseguito nella sua relazione spiegando cosa il Comune sta facendo con gli uffici: «Abbiamo visto una variante per ragionare sul modo per accedere all’autorimessa e al parcheggio sovrastante. Fatta eccezione per il trasporto pubblico, l’ingresso e l’uscita dell’autorimessa al primo piano era prevista con doppio senso di marcia da via Berti. Ritenendo che tale soluzione non fosse compatibile né coi residenti né per le dimensioni della strada, abbiamo stabilito di assegnare a via Berti il senso unico che preveda l’accesso via Berti e l’uscita sulla statale. Una variante che verrà approvata in questi giorni e che prevede anche la compensazione della proprietà privata della parte finale di via Berti: per non arrivare a un contenzioso stiamo ragionando su come rendere compatibile le esigenze dei proprietari di quell’area rispetto alla possibilità di parcheggiare».
Il punto sui lavori in corso: «Dal punto di vista edilizio la struttura al momento è finita per le parti edili, intonaci, scala, corrimano, battiscopa e tinteggiature, mentre sono state realizzate porzioni di pavimentazione – ha concluso Tombolini –. Va fatta la pavimentazione della parte di parcheggio a raso, sono completati i massetti. Quanto alle vetrate, sono arrivate per il 35%, la prima parte alla metà di agosto era già installata, quella per il patio interno all’autostazione, mentre a metà settembre è arrivata un’ulteriore fornitura di vetri per facciata principale, complessivamente, appunto, il 35%. L’impresa ci ha assicurato che gradualmente procederà al resto. Speriamo che i lavori procedano con sollecitudine». Stefano Foresi ha replicato: «Finalmente conosciamo in toto la situazione della ex fornace Verrocchio, purtroppo ancora lontana dall’apertura. Questa nuova collocazione del parcheggio dei bus extraurbani è diventata ormai fondamentale».