ANCONA – Piazza della Repubblica, sampietrini addio: nel progetto della nuova piazza davanti il Teatro delle Muse i sampietrini andranno via via sparendo. Polemiche sul disfacimento della storica e caratteristica pavimentazione del capoluogo dorico per un restyling senza precedenti.
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Ma non mancano le polemiche: secondo Fabio Paolinelli, appassionato d’arte, «il selciato di ciotolato, il così detto sampietrino, come viene chiamato a Roma, rappresenta una parte della nostra storia. Nella Capitale, ad esempio – continua lui – si tende a valorizzare questo tipo di pavimentazione, che connota persino piazza del Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica. E noi invece cosa facciamo? Li togliamo?».
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A rispondere per le rime è l’assessore alle manutenzioni e ai lavori pubblici del Comune dorico, Stefano Tombolini: «Noi a dire il vero i sampietrini li abbiamo aggiunti per livellare la banana, il promontorio su cui si ergeva la pensilina e intorno cui abbiamo eliminato i gradini. Nella parte bassa della piazza, abbiamo fatto una pavimentazione in bitume, un tappetino, sotto cui si trovano ancora i sampietrini. Ciò si è reso necessario perché la situazione della pavimentazione era tale che non avremmo potuto ripristinarla se non attraverso un intervento molto importante a livello economico che appare insostenibile, visto che stiamo progettando una piazza nuova. Tra l’altro, fra dieci giorni approveremo il progetto definitivo, per poi andare verso l’esecutivo».
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«La realizzazione della nuova piazza sarà senza sampietrini. I lavori inizieranno tra circa sei mesi. Questa di adesso – prosegue l’assessore – è una piazza volano per renderla più bella ad uso pedonale e sperimentare le ripercussioni sull’assetto della zona sia dal punto di vista della fruizione dei pedoni sia delle auto. Quella zona lì, a livello di pavimentazione, non poteva essere recuperata se non con una grossa spesa che ci avrebbe esposto al danno erariale».
Ribadisce Tombolini: «Per ora i sampietrini non li abbiamo affatto buttati via, ma certamente li elimineremo con la nuova pavimentazione. La piazza sarà infatti caratterizzata dall’arenaria, che non sarà più un sampietrino. Non si allarmi nessuno – la rassicurazione – tutto quello che c’è lì ora verrà portato a discarica o a recupero. E davanti alle Muse verrà realizzata una piazza con pietra arenaria, esattamente com’è accaduto in via della Loggia. Anche lì prima c’erano i sampietrini e ora c’è l’arenaria. State tranquilli, abbiamo l’ok della Soprintendenza alle belle arti», conclude l’assessore.