ANCONA – «Ancona non è più un’oasi tranquilla. Negli ultimi mesi ci sono stati gravi episodi di microcriminalità, degrado e disagio sociale che generano insicurezza tra i cittadini. Per arginare, segnalare e ridurre questi fenomeni è necessario che il Comune faccia leva sul prezioso Corpo di Polizia municipale, che adesso potrà essere potenziato in quanto a funzioni e dotazioni grazie al recente Decreto Sicurezza firmato da Matteo Salvini». Per il gruppo consiliare della Lega, formato da Marco Ausili, Maria Grazia De Angelis e dalla coordinatrice comunale Antonella Andreoli, e il coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità Giovanni Zinni, è necessario «affrontare in maniera più approfondita ed efficace queste problematiche» e propongono di convocare un consiglio aperto sul tema della sicurezza e del degrado.
«Estendiamo l’invito a tutti i consiglieri – dichiara il consigliere Marco Ausili – affinché sottoscrivano il nostro appello. È urgente che queste tematiche siano affrontate con maggiore impegno, urgenza e concretezza. Al consiglio aperto potranno partecipare associazioni sociali, politiche e sindacali interessate al tema da discutere. Per il gruppo della Lega sarà l’occasione per spiegare la propria idea di sicurezza in città e sarà anche l’occasione per discutere della nostra recente mozione per far applicare daspo e far sperimentare il taser alla Polizia municipale locale, mozione che abbiamo ritirato appositamente dal consiglio di oggi, per darle più forza e più peso in sede di consiglio aperto». Lunedì, in Commissione, «abbiamo presentato la mozione e dispiace che tutte le forze di maggioranza l’abbiano affossata. Dato che oggi non si sarebbero vergognati a votare no a questa mozione di buon senso, discutiamone in un consiglio aperto».
«I reati sono in aumento – dice Giovanni Zinni – ed è necessaria una profonda riflessione collettiva. Un tema così delicato non può essere affrontato ideologicamente, né con pregiudizi, ma ci vuole una grande coscienza politica per cercare di affrontarlo concretamente e con misure ben precise. Innanzitutto bisogna chiarire il ruolo della Polizia municipale. Bisogna trattare in modo adeguato il personale perché gli agenti di Polizia municipale hanno le qualifiche ma non hanno gli stessi riconoscimenti, tra cui l’indennità di servizio, delle altre forze dell’ordine. I vigili urbani devono poter lavorare serenamente, con le giuste tutele. Il capoluogo di regione non può essere capofila, attraverso le parole strampalate e gravi della comandante della Polizia Municipale Rovaldi, di una controtendenza negativa che nuoce il personale della Polizia municipale. La Rovaldi ha infatti più volte detto che il taser non serve a nulla e non ha speso una parola per il nucleo di polizia giudiziaria che dovrebbe essere il fiore al’occhiello dell’Amministrazione e invece si vocifera che sarà chiuso».
«Il decreto legge sulla sicurezza – dichiara Antonella Andreoli, consigliera e coordinatrice della Lega Ancona – permetterà ai cittadini di vivere più tranquillamente. Come indicato dall’articolo 18, nei comuni con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, è opportuno che il personale di Polizia municipale, chiaramente con qualifica di agente di pubblica sicurezza, possa accedere al CED interforze, banca dati cui hanno accesso solitamente solo le forze dell’ordine tradizionali. Il Comune deve anche attuare l’articolo 19 che prevede, per le città con popolazione superiore ai 100mila abitanti, l’utilizzo di armi ad impulso elettrico (taser) per due unità di personale, per un periodo di sei mesi sperimentale».
«Il personale della Polizia municipale è sotto organico – dichiara la consigliera Maria Grazia De Angelis – e invece servono più controlli nei quartieri, in particolare al Piano, dove avvengono minacce, prostituzione e rapine quotidiane. Durante alcune risse che sono scoppiate tra persone ubriache e moleste, i vigili non sono riusciti a fermale perchè avevano timore che venissero minacciate altre persone. La dotazione del taser, quindi, tutela non solo il vigile ma è necessaria anche per la pubblica incolumità».