ANCONA – «Il dono più importante è regalare tempo, importante ancora di più il dono del ritorno per chi lo dà. E questo è il senso del Filo d’Oro». Lo ha detto in un passaggio del suo intervento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto a Osimo per l’inaugurazione del Centro Nazionale della Fondazione della Lega del Filo d’Oro che dal 1964 è un punto di riferimento per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e per le loro famiglie.
Il Capo dello Stato ha sottolineato che, quella di Sabina Santilli, sordocieca dalla nascita, fondatrice della Lega del Filo d’Oro, «è stata una straordinaria intuizione, con una visione del futuro e del possibile che sfuggiva a tanti allora. So bene che ci sono problemi – ha detto riferendosi alle sollecitazioni giunte da Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche – ho registrato le difficoltà che nascono dall’incompletezza della legge 107, dalla sua inadeguata attuazione, sono sottolineature che sono delle esortazioni a prendere iniziative e provvedere».
Citando Walt Disney, “se puoi sognare una cosa puoi anche realizzarla” un riferimento giunto da Daniele OPrlandini, presidente del Comitato familiari, Il presidente della Repubblica ha spiegato che «il sogno è di poter fare le cose che fanno tutti gli altri: questo è il percorso che ha segnato questa organizzazione».
Durante la cerimonia, aperta dall’esecuzione dell’Inno d’Italia e del Cristo delle Marche, eseguite con il violino dal maestro Marco Santini, è stato proiettato lo spot della Lega del Filo d’Oro con i due testimonial storici: Renzo Arbore e Neri Marcorè. «Ai più fortunati – dice Arbore nel video – resta un filo di speranza, piccoli residui sensoriali: educatori, medici, terapisti e volontari lavorano per farlo diventare il contatto con il mondo». Marcorè, a margine dell’evento, parlando con i giornalisti ha spiegato che il nuovo Centro Nazionale rappresenta «un traguardo e una partenza al tempo stesso» e ne ha ricordato l’iter «iniziato dieci anni fa per l’inaugurazione di questo importantissimo centro. Si parte con una nuova storia, una delle tante tante – ha aggiunto – perché c’è in progetto di costruirne altri, in Lazio e in altre regioni, per permettere a chi ha queste problematiche di essere accolto senza dover arrivare a Osimo».
«La data odierna rappresenta una giornata storica per la Lega del Filo d’Oro, che attraverso il completamento del Centro Nazionale corona un sogno, iniziato tanti anni fa. Se abbiamo, infatti, potuto raggiungere questo importante traguardo, lo dobbiamo alla straordinaria tenacia di una donna sordocieca, Sabina Santilli, che nel 1964 decise di dare vita, insieme al giovane sacerdote di Osimo don Dino Marabini e ad un gruppo di persone di buona volontà, ad un’Organizzazione che potesse unire con il resto del mondo persone che non potevano vederlo né sentirlo – ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus – Con determinazione quel sogno è diventato realtà e voglio ringraziare sentitamente il Presidente della Repubblica per aver scelto di celebrarlo insieme a noi, in questa occasione speciale, incoraggiandoci nella nostra opera, volta a migliorare le vite delle persone sordocieche e con gravi disabilità. Un ringraziamento particolare va, inoltre, a tutto il personale della Lega del Filo d’Oro, ai suoi volontari, alle famiglie e a tutti i suoi sostenitori privati, ma anche, fortemente, a tutte le Istituzioni locali e nazionali, che in questi anni ci sono state vicine».
La ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, a margine dell’evento ha spiegato che le persone assistite e le famiglie non vanno lasciate sole e che serve un percorso di accompagnamento. «Dobbiamo vedere il valore e il talento delle persone e investire su quello, in tutti – ha detto – . Come ha dimostrato la Lega del Filo d’Oro, in ogni persona c’è qualcosa di straordinario e a noi, istituzioni e cittadini, il compito di valorizzarlo».
Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè che si è definito «ambasciatore» della Lega del Filo d’Oro, ha rimarcato che «con l’inaugurazione del nuovo complesso» si è celebrato «un miracolo di amore frutto della caparbietà di chi sessant’anni fa, seppe sognare un futuro diverso per i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali».
Il Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro
La struttura, realizzata in due lotti, è costituita da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. È inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale. Una risposta concreta nata dalla mappatura dei bisogni specifici di chi non vede e non sente, con l’obiettivo di offrire loro maggiori servizi – garantendo sempre un alto standard qualitativo – all’interno di un ambiente sicuro e stimolante creato su misura, in cui poter sviluppare le proprie abilità residue e raggiungere il pieno potenziale e la maggiore autonomia possibile.
L’inaugurazione del nuovo Centro Nazionale rappresenta una pietra miliare per il percorso di crescita dell’Ente, finalizzato a fornire sempre più risposte ad una popolazione numerosa, che è in attesa di essere maggiormente aiutata. In Italia, infatti, secondo un recente studio Istat – Lega del Filo d’Oro (2023), si stima che le persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e contemporaneamente con limitazioni di tipo motorio siano oltre 360mila.
Si tratta di una fascia di popolazione spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità, la cui stima complessiva deve essere però vista verso l’alto, tenendo in considerazione anche i minori al di sotto dei 15 anni, non inclusi nella rilevazione, e le persone che presentano, oltre alla minorazione sensoriale, anche una disabilità intellettiva. Con l’attivazione completa del nuovo Centro Nazionale sarà possibile ridurre i tempi di attesa per le diagnosi (sono già raddoppiati i posti del Centro Diagnostico)ed accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, incrementando i posti per i ricoveri a tempo pieno (da 56 a 80) e per la degenza diurna (fino a 20). Di grande importanza, è il modello residenziale che la Lega del Filo d’Oro ha messo a punto per rispondere al bisogno di servizi pensati per il “dopo di noi”, centrato sulla personalizzazione degli ambienti e sulla dignità della persona. Il Centro Nazionale è stato infatti progettato non solo per offrire servizi funzionali, ma «un luogo in cui poter vivere bene» e aperto al territorio, con l’obiettivo di agevolare l’inclusione delle persone che non vedono e non sentono.
La cronistoria del Centro Nazionale
I lavori del nuovo Centro Nazionale sono iniziati nella primavera del 2013. Il 7 luglio 2016 è stata firmata con la Regione Marche la convenzione relativa a un finanziamento a fondo perduto a sostegno della realizzazione del progetto, alla presenza del Ministro della Salute. Il 1° dicembre 2017, alla presenza della Presidente della Camera dei Deputati, è stato inaugurato il primo lotto, di cui fanno parte il Centro Diagnostico, i Servizi Educativo-Riabilitativi e Sanitari e i Trattamenti Intensivi e le Attività Istituzionali.
Nel mese di aprile 2018 sono iniziati i lavori per la realizzazione del secondo lotto. Da settembre 2022 sono raddoppiati i posti del Centro Diagnostico, dispiegando per la prima volta a pieno regime le potenzialità della nuova struttura. Nel mese di dicembre dello stesso anno sono terminati i lavori del secondo lotto, che comprende le residenze costituite da 14 appartamenti per quattro utenti con camera e bagno privato e le foresterie per i familiari, le piscine e le palestre, l’edificio con la cucina, la mensa, la lavanderia, il museo e il Centro Didattico. Il 30 marzo 2023 viene inaugurato il Centro Nazionale alla presenza della massima carica dello Stato. Tappe importanti, che scandiscono il concreto impegno della Fondazione, da sempre al fianco di chi non vede e non sente e delle loro famiglie.
La realizzazione del progetto del Centro Nazionale, che ha visto un investimento di oltre 60 milioni di euro più l’acquisto di tutte le attrezzature, è stata possibile grazie, principalmente, al prezioso aiuto dei tanti sostenitori privati dell’Ente – aziende e donatori individuali – senza i quali l’opera della Lega del Filo d’Oro oggi non sarebbe replicabile. “Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, commissionato dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus e realizzato dall’ISTAT, 2023.