ANCONA – La Questura di Ancona ha intensificato i controlli sulle licenze per il porto d’armi. A finire sotto la lente d’ingrandimento degli agenti, le istanze di porto d’arma per uso sportivo e caccia. La Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale dorica nei primi 8 mesi del 2019 ha infatti bocciato 16 richieste. Complessivamente sul tavolo dell’ufficio sono arrivate 352 richieste, ma le licenze rilasciate sono state 336, 146 per porto di fucile per tiro a volo, 190 per porto di fucile da caccia.
Delle licenze negate, 5 sono state respinte per sentenze di condanna relative a reati che non consento il rilascio del porto d’armi come ad esempio per reati contro il patrimonio e la persone, 4 perché i richiedenti non avevano comunicato di aver abusato in passato di alcool o droga, 3 per mancanza di requisiti psicofisici e altre 4 per violazione delle norme in materia di caccia.
Ma gli agenti sono andati a verificare anche le licenze concesse in precedenza e dal controllo sono emerse delle irregolarità che hanno spinto i poliziotti a revocarne 24 che erano state concesse per tiro a volo e caccia. A spingere la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale alle revoche la perdita dei requisiti necessari per il rilascio: 1 licenza è stata revocata perché il possessore ha ricevuto un ammonimento da parte del Questore per aver compiuto atti persecutori, 2 per violazioni penali in materia di armi come ad esempio la detenzione di munizioni oltre il numero consentito, 9 per situazioni di conflittualità con i familiari e 3 per conflittualità con altre persone come ad esempio querele tra condomini. Altre 2 licenze sono state revocate per omessa comunicazione di abuso di alcool e droga, 1 per guida in stato di ebrezza e infine 5 per violazioni in materia di caccia, come uccellagione e bracconaggio.