Ancona-Osimo

Licenziamenti Enedo, la vicenda approda in Consiglio regionale: interrogazione dei dem

Interrogazione del gruppo consiliare del Pd, primo firmatario Mastrovincenzo, in seguito agli annunciati licenziamenti da parte della multinazionale svedese di 35 dipendenti in servizio nella sede di San Biagio di Osimo

ANCONA – Interrogazione in Consiglio regionale del gruppo consiliare del Pd sugli annunciati licenziamenti alla Enedo di Osimo. Primo firmatario il consigliere Antonio Mastrovincenzo. La multinazionale svedese con sede a San Biagio di Osimo, ha comunicato nel corso dell’assemblea sindacale del 14 ottobre l’intenzione di voler procedere a 35 licenziamenti, andando così a tagliare quasi la metà dei lavoratori dell’azienda che da lavoro ad 85 persone.

Una doccia fredda per i lavoratori, anche perché la procedura scatterà entro Natale, dunque in tempi strettissimi. L’azienda già da anni aveva delocalizzato la produzione in Tunisia, dando avvio alle prime mobilità, e adesso il timore è che piano piano la sede osimana finisca per essere chiusa.

Qui vi lavorano figure professionali altamente qualificate, un patrimonio importante per il territorio. Da evidenziare che i lavoratori hanno una età media tra i 45 e i 50 anni, con famiglie e muti sulle spalle. Insomma una situazione complessa e l’ennesima vertenza che si abbatte sulle Marche dopo Elica e iGuzzini.

Per questo il Pd ha deciso di intervenire, facendo pressing sulla giunta regionale per sollecitare un intervento, visto che il 19 ottobre Enedo ha già fatto sapere che darà avvio alla procedura, nonostante la richiesta dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di avviare un tavolo di trattativa.

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

«I licenziamenti annunciati rappresenterebbero un altro duro colpo per un territorio già interessato da altre vertenze che stanno compromettendo i livelli occupazionali e la tenuta sociale della nostra comunità – dichiara Mastrovincenzo -. Su questa vertenza ho appena depositato una interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo Pd, per chiedere al presidente della Giunta regionale quali interventi intenda mettere in campo per evitare quanto annunciato dalla proprietà».

Ieri – 20 ottobre – il presidio dei lavoratori davanti alla sede della multinazionale svedese, con un sciopero di 8 ore. Per lunedì è previsto un incontro tra sindacati e azienda.