ANCONA – Gli studenti del liceo artistico Mannucci non si arrendono. Dopo la lettera firmata da 220 alunni inviata all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e lo sciopero del 7 giugno, l’USR non ha disposto provvedimenti nei confronti della dirigente scolastica Milena Brandoni, ma gli studenti delusi pensano già alle prossime mosse. Con loro la Rete degli Studenti Medi Marche che, sin dall’inizio, li ha sostenuti. «Nei giorni scorsi – spiega Sami Ghanmi, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Marche – i firmatari della lettera hanno conosciuto la decisione presa da Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’USR, che non ha ravvisato illegittimità da parte della dirigente scolastica sulle questioni denunciate dagli studenti. L’USR si è però basato solo sulla relazione inviata dalla stessa dirigente che ha smentito le criticità esposte dagli alunni, mentre noi avevamo chiesto un’ispezione nella scuola».
Andiamo per ordine. Nei mesi scorsi gli studenti avevano denunciato «Un clima di terrore e di continui soprusi da parte della dirigente scolastica e la sua mancanza di dialogo. Molti materiali da disegno sono stati cestinati, l’utilizzo dei laboratori scolastici e i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro non sono stati gestiti al meglio, e la dirigente ha mancato di rispetto nei commenti irrispettosi sul vestiario di alcuni studenti». Criticità e fatti illustrati in una lettera firmata da oltre 200 studenti e inviata all’USR. Non avendo ricevuto una risposta, il 7 giugno gli studenti del Mannucci hanno scioperato e insieme alla Rete degli Studenti Medi Marche, sono stati ricevuti dall’Ufficio Scolastico Regionale, alla presenza di Luca Galeazzi, Vice Direttore Vicario dell’USR e Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Ancona, del Direttore dell’Ufficio Secondo, e di un Ispettore dell’Ufficio Scolastico. Al termine del’incontro, era stato firmato un verbale che documentava sia le condizioni interne alla scuola già verificatesi prima dell’invio dell’esposto, sia altre vicissitudini che si erano create dopo che la denuncia e l’esposto erano stati resi pubblici. Sempre in quell’occasione, gli studenti avevano sottolineato la «scarsa considerazione del polo succursale di Jesi del Mannucci, polo in cui sono particolarmente avvertiti i deficit dell’organizzazione interna della scuola e dei problemi strutturali del plesso».
L’incontro era stato definito dagli alunni «una grande vittoria», perché finalmente erano riusciti a «stabilire un dialogo con le istituzioni competenti», e fiduciosi hanno atteso «l’apertura di un procedimento da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale sul caso». Anche le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua avevano sostenuto gli studenti del liceo artistico Mannucci, tant’è che avevano già segnalato la situazione al Garante Regionale dei minori, Andrea Nobili, il 7 maggio. «Noi pensiamo che questi ragazzi abbiano diritto ad un clima scolastico sereno e accogliente – avevano dichiarato i sindacati – e pertanto auspichiamo che le istituzioni interpellate sappiano farsi carico del problema e trovino una soluzione condivisa restituendo al liceo Mannucci i presupposti perché torni ad essere veramente una comunità educante».
Il risultato però per gli alunni è stato deludente. «L’Ufficio scolastico regionale si è basato solo sulla relazione inviata dalla dirigente – continua Sami Ghanmi – ma non ci arrendiamo. Nei prossimi giorni ci riuniremo per decidere come procedere. Desideriamo invitare l’USR a rivalutare la decisione e non escludiamo di scrivere una lettera al Miur. Noi vogliamo che venga eseguita un’ispezione all’interno della scuola».