ANCONA – Il 98% delle prestazioni sanitarie erogate nei tempi previsti e 24 mila prestazioni sanitarie in più. Sono i numeri del piano di azzeramento delle liste di attesa messo in campo dalla Regione. I dati sono stati illustrati oggi, giovedì 19 settembre, a Palazzo Raffaello ad Ancona dal presidente regionale Luca Ceriscioli, che ha la delega alla sanità, dall’ingegnere informatico dell’Asur Alessandro Giuggioli e dal dirigente dell’Asur Marche Remo Appignanesi.
Prossima sfida, come ha spiegato il presidente, quella di poter garantire la prestazione nella propria Area Vasta. «Grazie al lavoro fatto non solo abbiamo trovato un sistema che permette a tutti di dare più prestazioni, ma anche un sistema di monitoraggio che ci racconta come funziona il meccanismo della domanda e dell’offerta».
Un risultato, quello della Regione, raggiunto grazie ad una serie di iniziative e strumenti messi in campo a partire già dal 2015, fra i quali l’introduzione nel giugno di quest’anno del meccanismo Bonus Malus. Per agevolare i cittadini nella prenotazione di visite ed esami, la Regione ha potenziato il sistema di prenotazione e cancellazione tramite lo sviluppo di canali integrativi sia sul territorio sia sul web. Ha esteso la possibilità di prenotare visite ed esami nelle farmacie e nei laboratori analisi che hanno aderito, una quindicina in tutto sul territorio regionale, e che hanno già fatto registrare una media di 600-700 prenotazioni al mese. Poi ha sviluppato una piattaforma multicanale per prenotare visite ed esami, per cancellare gli appuntamenti e per pagare online tramite il sito web e l’App MyCupMarche.
Attivata una App di richiesta di contatto da parte del Cup e il recall per ricordare ai cittadini l’appuntamento ed eventualmente cancellarlo: chi non risponde alla chiamata viene contattato tramite sms. Inoltre le prenotazioni possono essere cancellate anche tramite il Cup senza ricorrere all’operatore. Insomma non ci sono più scuse per saltare un appuntamento. Strumenti di grande importanza dal momento che le visite fantasma allungano le liste di attesa togliendo spazio a chi ha bisogno.
Bonus Malus, qualche numero
Le cifre parlano chiaro sull’entità del problema: nelle Marche dal 30 agosto al 14 settembre 580 persone non si sono presentate all’appuntamento e, ancor più emblematico è il fatto che 156 di queste avevano risposto al recall che sarebbero andate all’appuntamento. Tramite il meccanismo del Bonus la Regione ha introdotto la lista di garanzia, ovvero ai cittadini che non trovano posto per la prestazione di cui hanno bisogno nei tempi dovuti, viene chiesto il consenso ad essere inseriti in questa lista: il Cup cerca di fissare la prenotazione tramite le strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate e una volta trovato posto richiama il cittadino per comunicargli l’appuntamento. Sta poi a lui accettare o meno.
Un meccanismo nel quale si inserisce il Malus, introdotto a fine agosto di quest’anno e che prevede per i cittadini che non si presentano ad una visita o ad un esame, il pagamento della prestazione prenotata. «Il Malus – spiega Ceriscioli – è una responsabilizzazione, se si prenota una visita si ha la possibilità di dare la disdetta e permettere ad altri di utilizzarla. Fino adesso a chi non si presentava non succedeva niente, ma lo avevamo annunciato e ora lo metteremo in pratica. Inizieremo da chi ha risposto si al recall ma non si è presentato e non ha giustificazioni, in questo caso andremo avanti chiedendo il pagamento della prestazione. Il nostro obiettivo non è guadagnare, ma trovare spazi e erogare le prestazioni nei tempi previsti». Per questo la Regione invierà ai cittadini che dal 30 agosto hanno disertato visite ed appuntamenti senza comunicarlo, un avviso nel quale chiederà di giustificarne il motivo e successivamente verrà chiesto il pagamento della prestazione.
Ma la Regione ha lavorato su più fronti: ha suddiviso le agende sulla base delle priorità, dei primi accessi e degli accessi successivi, ha adottato il catalogo unico delle prestazioni per tutti i medici di medicina generale, pediatri e specialisti, mentre nel luglio 2018 ha introdotto la ricetta dematerializzata che consente di prenotare, disdire e pagare online e tramite App. In un anno la dematerializzata ha segnato una considerevole crescita passando dal 15,44% al 60,15%. Introdotto anche un percorso di presa in carico per gli specialisti, tramite prescrizione elettronica e prenotazione su agende dedicate.