ANCONA – Ridisegnare il ruolo del capoluogo marchigiano, Ancona, nella Macroregione Adriatico-Ionica. È l’obiettivo della proposta di legge regionale ad iniziativa di Fratelli d’Italia, primo firmatario il capogruppo in Consiglio regionale Carlo Ciccioli. La pdl, dal titolo ‘Interventi relativi ad Ancona capoluogo di Regione ed altri interventi per promuovere l’interregionalità e l’internazionalizzazione delle Marche nell’ambito della Strategia europea per la Macroregione Adriatico-Ionica’, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo delle Marche, ad Ancona.
«Le fonti di finanziamento sono diverse e flessibili – ha detto Ciccioli – e sulla base dei contributi consolidati da parte di tutti gli attori di Eusair, la Commissione europea redigerà il futuro Piano d’Azione entro il 2023, ma certamente saranno a disposizione alcune centinaia di milioni di euro».
La Giunta regionale «punta decisamente sull’uscita dall’isolamento delle Marche, geografico e infrastrutturale – ha sottolineato il capogruppo di FdI -, in favore di una vera e concreta internazionalizzazione, anche grazie a questo progetto di largo respiro». Alla presentazione sono intervenuti anche i consiglieri regionali Marco Ausili (FdI) e Lindita Elezi (Lega).
Ciccioli e Ausili hanno evidenziato che la proposta di legge si propone di agire con «molteplici interventi» come, ad esempio, i progetti ‘Grande Ancona’ e ‘Mula’. «Il primo – hanno spiegato – è diretto a valorizzare il capoluogo di Regione quale città dell’interregionalità, dell’internazionalizzazione, baricentro e volano della Macroregione, ponendo in sinergia tutte le infrastrutture materiali presenti all’interno della Macroregione al fine di contrastare l’inquinamento marino con l’impiego di combustibili a basso impatto ambientale, nonché all’interconnessione dorsale tra costa adriatica e tirrenica per l’inserimento nei mercati geografici rilevanti; all’istituzione di una scuola portuale macroregionale e all’organizzazione di una giornata internazionale dei porti macroregionali; al Centro macroregionale di telemedicina relativo alla cardiochirurgia, neurochirurgia e neuroradiologia, con centri decentrati provinciali; alla Cittadella, da promuovere quale sede permanente della Macroregione; ai gemellaggi con le capitali e le regioni europee».
Obiettivo del secondo intervento «rafforzare la cooperazione con le Regioni Umbria, Lazio e Abruzzo, per la realizzazione di azioni strategiche coordinate per lo sviluppo montano e delle aree interne, con specifico riferimento: alla tutela dell’integrità ambientale, alla prevenzione del dissesto idrogeologico e dei rischi naturali e alla protezione dalle calamità naturali; alla valorizzazione delle città storiche e del patrimonio immobiliare e, in particolare, delle aree pubbliche dismesse; ad incentivare il ripopolamento dei piccoli comuni anche con la concessione di contributi per la natalità e con l’inserimento degli immigrati regolari; alla migliore organizzazione delle reti appenniniche e al collegamento tra mare Adriatico e Tirreno, nonché alla connessione con le altre reti nazionali ed europee; a reperire finanziamenti pubblici e privati».
Il presidente della II Commissione Permanente e componente del Comitato delle Regioni di Bruxelles, Andrea Putzu ha spiegato «non posso non soffermarmi su come grazie a questa Pdl si istituisca un fondo strategico permanente per il finanziamento dell’organizzazione e il tutoraggio di progetti innovativi per la crescita economica e sociale, e si attivino strumenti di assistenza tecnica per le aggregazioni tra le imprese e gli scambi commerciali, puntando su uno sviluppo all’insegna della transizione ecologica e della mobilità sostenibile. Il tutto, favorendo un fondo strategico permanente diretto dell’Unione Europea: alla concessione di contributi destinati ai giovani fino a 35 anni; ad interventi di finanza strutturata e di cooperazione finanziaria; alla promozione dello sviluppo agricolo e industriale; a mettere in atto azioni utili per rafforzare la vocazione turistica della nostra Regione attraverso azioni mirate che valorizzino le numerose bellezze storiche, paesaggistiche, eno-gastronomiche, di cui tutte le zone delle Marche hanno in abbondanza».
Secondo l’assessore Anna Maria Bertini, con delega alla Macroregione Adriatico-Ionica le ricadute sul territorio anconetano sono immediate: «L’intero Esecutivo Silvetti sarà coinvolto, per la propria parte, a contribuire all’implementazione di questa Pdl. Con particolare riferimento a porre in essere le azioni per la circolazione dei talenti marchigiani e il sostegno di progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Tutto ciò contribuirà a valorizzare Ancona come sede avanzata a livello universitario sia nell’ambito tecnico che sanitario, facendo eccellere i nostri studenti e garantendo un’accoglienza dei talenti esteri, al fine di accrescere le competenze per l’interesse di tutti».
Il consigliere del presidente della Giunta Marche per la Macroregione Adriatico-Ionica Umberto Trenta, ha rimarcato che la normativa prevede la creazione di una piattaforma multimediale macroregionale «attraverso la quale si avvicinerà a tutti questo grande progetto macroregionale, facendone comprendere le opportunità. Infine, con l’attivazione di una università telematica avanzata si potrà garantire un’ulteriore strada per favorire la circolazione delle conoscenze e completare l’offerta formativa della nostra Regione. Anche grazie a questa Pdl stiamo gettando le basi per far battere qui, ad Ancona, il cuore economico, politico, culturale della Macroregione. E lo faremo con progetti concreti, sostenibili, ‘visionari’ nel senso di grande visione. Vogliamo illuminare questo territorio».