ANCONA – Dall’assestamento di bilancio stanziati 21,5 milioni di euro per fronteggiare il post alluvione: 6 milioni di euro (con sostegno al credito a costo zero per i primi 24 mesi) sono destinati a sostenere le imprese colpite dall’ondata d maltempo del 15 settembre, 1,5 milioni di euro circa per la manutenzione urgente sugli alvei dei fiumi e 14 milioni di euro circa per le manutenzioni ordinarie e straordinarie.
L’assestamento ha ottenuto il via libera dal Consiglio regionale, con 17 voti a favore, dopo una seduta fiume terminata in tarda serata e contrassegnata dal fuoco incrociato tra le opposizioni, che hanno votato in blocco (Pd, M5s e Rinasci Marche) contro il provvedimento considerato insufficiente, e la maggioranza.
Lo scontro in Aula
Toni accesi si sono avuti tra i consiglieri del Pd (Romano Carancini e Fabrizio Cesetti) e l’assessore al Bilancio Guido Castelli: al centro dello scontro non solo il provvedimento, ma anche un emendamento presentato dai dem per l‘istituzione di un fondo di emergenza di 8,5 milioni di euro a favore delle comunità alluvionate. La seduta è stata sospesa per un breve lasso di tempo, al termine del quale l’emendamento a firma Pd è stato bocciato.
Duro il commento del capogruppo del Pd Maurizio Mangiardi che ha replicato alla bocciatura dell’emendamento sostenendo: «Purtroppo ad Acquaroli è mancato il coraggio, e forse anche la sensibilità, per dare una risposta vera ed efficace ai territori delle valli del Misa e del Nevola drammaticamente colpiti dall’alluvione». Una bocciatura che il dem ha definito «un gravissimo errore. Avevamo lavorato per giorni al documento deliberato dalla giunta regionale, recuperando le risorse necessarie con il taglio della spesa corrente inserita nella famigerata tabella E, ovvero una serie di contributi a pioggia disseminati sull’intero territorio regionale che, in questo tragico momento, dal nostro punto di vista, sarebbero dovuti essere reindirizzati per far fronte all’emergenza».
Secondo Mangialardi i fondi stanziati dalla maggioranza, «minori di quelli previsti dalla nostra proposta, e quindi assolutamente insufficienti, non mettono in tasca neanche un euro ai tanti cittadini alluvionati per coprire le esigenze più impellenti. A chi ha perso tutto tra il fango e l’acqua, e avrebbe avuto bisogno di liquidità immediata, non resta che attendere le risorse nazionali che giungeranno a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza».
Il Pd chiedeva anche che la Giunta utilizzasse altri 19 milioni di euro, accantonati per sostenere famiglie e imprese colpite dal caro energia, ma secondo la maggioranza non sarebbe stato possibile perché avrebbe comportato problemi per il bilancio, dopo i ‘rilievi’ al precedente governo regionale per il 2020 dalla Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti, che aveva contestato l’inserimento in bilancio di tali crediti con criterio di ‘cassa’ invece che per ‘competenza’.
Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di «fondi largamente incrementati rispetto a quanto preventivato. La Regione Marche sta facendo largamente la sua parte dopo i tragici eventi che ci hanno colpito, in modo imprevedibile come è stato confermato dalla comunità scientifica dei climatologi italiani. Ma, come rimarcato a più riprese dal presidente Francesco Acquaroli, è necessario che lo Stato faccia la sua parte per le fragilità territoriali che per troppo tempo nelle Marche non sono state affrontate in modo organico. Ci aspettiamo che il nuovo Governo nazionale di centrodestra confermi queste nostre intenzioni».
«Da due anni – proseguono – avevamo iniziato a destinare ingenti risorse per contrastare il dissesto idrogeologico e proseguire in questa direzione». «Nonostante la pandemia – ha puntualizzato Acquaroli – avevamo incrementato le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria di corsi d’acqua e fiumi: dai 5,4 milioni destinati dalla precedente giunta avevamo disposto 6,4 milioni di euro nei primi due anni».
L’intervento del presidente Acquaroli
«Cordoglio alle popolazioni» colpite dall’alluvione del 15 settembre scorso «in particolar modo alle famiglie, ai cari e agli amici delle persone che hanno perso la vita in questo momento drammatico». Lo ha espresso il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nell’Aula del Consiglio regionale dove la seduta è iniziata con un minuto di silenzio. Il governatore ha proposto all’Assemblea Legislativa una seduta straordinaria e monotematica dedicata all’alluvione che è stata calendarizzata per l’11 ottobre.
«Il mio pensiero in tutti questi giorni è andato a loro» ha detto Acquaroli, sottolineando che la seduta straordinaria sarà un «momento importante nel quale avremo modo di confrontarci». Ha poi ringraziato le istituzioni «per il contributo fattivo alla gestione della prima emergenza» ricordando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva espresso la sua vicinanza, il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha previsto un fondo di emergenza stanziando i primi 5 milioni di euro per le urgenze e che si è recato ad Ostra per testimoniare la vicinanza dello Stato.
Un ringraziamento Acquaroli lo ha rivolto anche al dipartimento di Protezione civile, guidato da Fabrizio Curcio, che ha emanato l’ordinanza per gli interventi urgenti, e che ha nominato il presidente della Regione Marche commissario delegato per gli eventi meteorologici, e ai governatori delle regioni che hanno inviato mezzi e uomini per le operazioni di soccorso dei cittadini e per «il ripristino della quotidianità delle popolazioni colpite».
Nel corso del suo intervento, che si è svolto nella seduta in cui si è discusso l’assestamento di bilancio, il governatore ha ricordato gli atti e i decreti emanati all’indomani dell’alluvione, rimarcando «stiamo adempiendo alle procedure per raggiungere nei tempi più brevi possibili la stima del danno e del fabbisogno». Una seduta animata che ha registrato un forte scontro tra opposizione e maggioranza sull’assestamento di bilancio, con i consiglieri dem Carancini e Cesetti che hanno aperto il fuoco incrociato contro l’assessore Castelli. Secondo il governatore con l’assestamento di bilancio il Consiglio regionale ha un’occasione per dare risposte a quanto capitato il 15 settembre.
«In questi giorni – ha aggiunto – ho effettuato sopralluoghi e visite nei centri più colpiti e continuerò a farlo per monitorare l’avanzamento dei soccorsi e delle operazioni di ripristino e ascoltare da vicino i cittadini e gli operatori economici che stanno affrontando le conseguenze di questo terribile momento. In giunta abbiamo approvato un primo provvedimento ponte in attesa dell’arrivo delle risorse statali – ha sottolineato -, per garantire alle imprese colpite la liquidità necessaria ad affrontare l’emergenza, un fondo da 4,2 milioni, risorse condivise con la Camera di commercio Marche che ha messo a disposizione un milione di euro per queste finalità per garantire una prima e immediata risposta alle necessità e ripartenza del tessuto commerciale e produttivo».
Inoltre, ha ricordato, in Conferenza delle Regioni «ho condiviso con i governatori la necessità urgente che la nostra nazione si doti di un piano straordinario nazionale per la sicurezza ambientale, così come è necessario adottare al più presto una semplificazione del corpo normativo per gli interventi di messa in sicurezza dei fiumi e del territorio che preveda risorse per la realizzazione delle opere e il potenziamento del personale dedicato». «Sono ore e giorni molto duri per la nostra comunità – ha aggiunto – ma anche nei quali la popolazione marchigiana ha dimostrato ancora una volta la sua forza. Avremo occasione nella prossima seduta straordinaria del Consiglio di entrare di tutti questi temi, oggi – ha concluso – è già importante dare risposte a quanto abbiamo visto con questo evento. Ma già dall’assestamento di oggi il consiglio ha un’occasione dare delle risposte».