ANCONA – «Frane e smottamenti» sono queste le maggiori criticità presenti nelle Marche colpite dall’ondata di maltempo della scorsa settimana. «Ci sono una miriade di frane diffuse sul territorio che hanno interessato strade comunali e provinciali, creando disagi» dice l’assessore alla Protezione civile della Regione Marche Stefano Aguzzi spiegando che le aree più interessate sono quelle «del Pesarese e del Fermano».
L’assessore fa sapere di avere scritto ai sindaci, alle province e agli Ato, per chiedere un report di massima sui danni che poi sarà allegato alla documentazione di richiesta dello stato d’emergenza, già sollecitato dal governatore Francesco Acquaroli, con una lettera al ministro e al capo della Protezione civile nazionale.
«Gran parte della viabilità è stata ripristinata – prosegue Aguzzi -, ma in alcuni tratti si procede a senso unico, mentre altri sono ancora interrotti, specie nella zona tra Sassocorvaro e Auditore». L’assessore regionale fa sapere inoltre che la «la Protezione civile regionale potrebbe intervenire in somma urgenza sostenendo i Comuni più piccoli nelle opere di ripristino in caso di difficoltà e situazioni di pericolo» legati a frane e smottamenti.
Intanto anche per oggi la Protezione civile ha diramato una allerta meteo per temporali valida fino alle 24 di oggi – 22 maggio – , spiega il capo Stefano Stefoni, che interesseranno le aree interne della regione. «Ci sono zone che andranno riesaminate – spiega Stefoni – per capire se le strade ed i versanti hanno riportato danni ancora non pienamente visibili».
Una allerta determinata dai flussi dai quadranti orientali che continuano a favorire fenomeni di instabilità pomeridiana sulle zone collinari e montane, mentre lungo la costa il cielo si mantiene sereno o poco nuvoloso.
Oggi è ripresa la circolazione ferroviaria tra Forlì e Rimini, che era stata sospesa a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna con ripercussioni anche nelle Marche. Regolari i treni regionali nella tratta Rimini – Ancona nonostante la dilazione dei tempi di percorrenza.