ANCONA – I parlamentari marchigiani pentastellati Paolo Giuliodori e Patrizia Terzoni hanno chiesto alla Camera di dichiarare lo stato di emergenza per le zone flagellate dal maltempo lo scorso 9 luglio.
I temporali e il vento forte hanno provocato danni ingenti lungo la costa e anche nell’entroterra, specie nell’anconetano. Un evento di portata catastrofica che è andato ben oltre quanto ipotizzabile nonostante l’allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale. Una situazione di emergenza che ha spinto i politici marchigiani Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera, e Paolo Giuliodori, membro della Commissione Finanze alla Camera, ad intervenire in maniera sollecita e a fare quadrato con i Comuni colpiti.
«I danni sono numerosissimi, sia sulla costa che nell’entroterra, – spiegano – e i comuni colpiti dal disastro hanno urgente bisogno dell’aiuto dello Stato per rialzarsi il più velocemente possibile, anche in virtù del fatto che si tratta di luoghi di villeggiatura dove siamo in piena stagione. Il turismo balneare rappresenta la fonte di entrate più importante, fondamentale per la sopravvivenza della nostra piccola economia».
La bufera di pioggia e vento ha flagellato le strutture pubbliche e private, con danni importanti a Numana, dove il palazzetto dello sport è stato completamente distrutto, cinque balneari sono stati devastati dalla furia del vento e numerosissimi alberi abbattutti hanno danneggiato recinzioni e marciapiedi.
«Nel mio intervento di fine seduta alla Camera – annuncia la Terzoni – ho chiesto ufficialmente al governo di dichiarare lo stato di emergenza per tutte le regioni colpite dal maltempo di ieri: Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna».
«C’è bisogno della massima urgenza, in modo da permettere quanto prima alla Protezione Civile di attivare gli interventi di assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche. Oltre a provvedere alla ricognizione dei danni» aggiunge Giuliodori.
«In qualità di rappresentanti del territorio nelle Commissioni di riferimento, siamo in continuo contatto con le istituzioni che si stanno occupando della questione – precisano i deputati – e stiamo offrendo massima disponibilità e massimo supporto a tutti. Dobbiamo unire le forze e collaborare per il bene della comunità. La situazione deve tornare alla normalità il prima possibile».
Intanto il deputato osimano Paolo Giuliodori ha chiesto informazioni all’Unione Europea sulla possibilità di ottenere i fondi UE. Dal 2002 sono stati stanziati oltre 5 miliardi di euro ai paesi dell’Unione Europea, tra i quali anche l’Italia per alluvioni, eruzioni di vulcani e terremoti.
«A livello europeo – spiega Giuliodori – c’è un fondo di solidarietà EU che serve proprio a questo, per rispondere alle grandi calamità naturali degli Stati membri».
Ovviamente – conclude – parliamo di un passaggio successivo alla gestione nazionale dell’emergenza. Ma la notizia è che il fondo esiste e i soldi ci sono. Basta fare richiesta. Ma a farlo deve essere il Governo di concerto con la Regione».