Ancona-Osimo

Marche arancioni, l’assessore Carloni: «Clima di incertezza. Le attività ne risentiranno»

Bar e ristoranti costretti alla serrata dal 15 novembre per il passaggio delle Marche in zona arancione. L'assessore regionale alle attività produttive esprime solidarietà e insofferenza per il ritardo del Governo nel dare indicazioni certe

Mirco Carloni Lega

ANCONA – Esprime «solidarietà» verso gli esercizi commerciali costretti alla chiusura con il passaggio delle Marche in zona arancione, l’assessore alle attività produttive Mirco Carloni. «È venerdì sera e manca ancora il testo definitivo del decreto e nessuno sa se entrerà in vigore dalla mezzanotte di sabato o di domenica».

Una incertezza, che secondo l’assessore «crea danni enormi all’economia». «Molte attività economiche che verranno colpite direttamente, soprattutto nel campo della somministrazione – prosegue -, hanno un weekend davanti nel quale avevano già fatto programmi, avevano prenotazioni, rispettando la legge, come sempre, e invece si troveranno penalizzate».

Con il passaggio in zona arancione, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi 7 giorni su 7 e potranno lavorare solo con consegna a domicilio o asporto fino alle 22. Inoltre saranno vietati gli spostamenti fra Comuni, eccetto che per ragioni di lavoro, salute e necessità che andranno documentate tramite autocertificazione.

«Il governo non ha dato la possibilità di fare una interlocutoria alla Regione – prosegue Carloni – né di ragionare su tempi e modalità. Nessuno di noi si aspettava questa scelta, né sapevamo di essere stati attenzionati in tal senso, perché i nostri parametri erano a tutta evidenza in zona gialla. Certamente – conclude – le attività produttive subiranno molto le conseguenze di questo provvedimento».